Questione Talete: “Risolvere il contenzioso con la Regione e restituire alla città l’affaccio sul mare”
“Civico4” ha incontrato lo scorso 9 ottobre il portavoce del comitato “Levante libero”, Giuseppe Implatini, per fare il punto della situazione sulla battaglia civile che riguarda la restituzione alla città dell’affaccio sul mare ostruito dalla presenza del parcheggio Talete e la risoluzione del contenzioso con la Regione Siciliana per la realizzazione di questa sola opera accessoria nell’ambito di un più complesso finanziamento che riguardava il collegamento di Ortigia con la terraferma.
I due aspetti, secondo “Civico4”, non possono essere tra di loro
scollegati, in quanto la definizione del secondo determina le condizioni
per puntare all’abbattimento del “Talete”. Per questa ragione, “il
silenzio dell’attuale Amministrazione comunale è
preoccupante in relazione alla disponibilità manifestata dall’assessore
regionale competente a trovare una soluzione bonaria e alla spada di
Damocle dell’udienza di secondo grado prevista nel febbraio del 2022”, dichiara il leader Michele Mangiafico.
Anzitutto, “Civico4” ritiene che l’attuale Amministrazione comunale
dovrebbe assumersi la responsabilità di fare una proposta alla Regione
Siciliana per chiudere il contenzioso, anche a valle dell’analisi della
situazione finanziaria dell’ente fatta dal
movimento.
“A guardare la programmazione finanziaria dell’attuale
Amministrazione comunale, sorge più di una preoccupazione rispetto alla
scopertura del bilancio comunale di fronte al contenzioso che riguarda
il “Talete”. A pagina 60 della “Relazione dell’organo esecutivo
al Rendiconto 2020”, la voce relativa alla potenziale passività che
potrebbe maturare dal contenzioso con la Regione Siciliana per la
realizzazione del parcheggio Talete non viene inserita né tra i debiti
fuori bilancio non riconosciuti né tra le passività
potenziali. Lo stesso Piano esecutivo di gestione del 2021, sia al
capitolo 4258.1 sia al capitolo 4258.2, ivi comprese le annualità 2022 e
2023, non contempla somme utili al pagamento di questo debito
(complessivamente i due capitoli ammontano a circa 1,5
milioni di euro e comprendono anche i debiti da sentenze). –spiega
Mangiafico – Cosa accadrebbe, quindi, se nel febbraio del 2022 il
secondo grado di giudizio confermasse quanto già disposto dal primo,
ovvero la necessità di restituire la somma di dieci milioni
di euro? Sarebbe in grado l’attuale bilancio comunale di resistere a
fronte dell’attuale esposizione che vede già un disavanzo accertato alla
data dello scorso 31 dicembre di circa 24 milioni di euro, al netto
delle eventuali passività potenziali?”
In secondo luogo, “Civico4” abbraccia la battaglia civile per la
liberazione dell’affaccio sul mare sul lungomare di Levante, anche in
funzione della programmazione e dello sviluppo di un trasporto pubblico
via mare, che alleggerisca l’attuale traffico
veicolare e che riconsegni a cittadini e turisti anche l’opportunità
della fascinazione della città vista dal mare.
“Un accenno di quali possano essere gli intendimenti dell’attuale
Amministrazione comunale sul “Talete” si trova a pagina 12 della
relazione della Giunta Municipale di accompagnamento al Consuntivo 2020,
dove dice: “ripensare i parcheggi della Marina e
Talete ad uso esclusivo dei residenti”. Potrebbe trattarsi di una
visione del “Talete” come di un enorme garage sul mare per i residenti
di Ortigia, in alternativa alla restituzione della “Marinella” alla
città e i turisti che non ci sentiamo di condividere
e su cui invitiamo l’Amministrazione comunale ad un ripensamento. –continua Mangiafico –
Infine, “Civico4” affronta la questione dei finanziamenti esterni che
potrebbero essere in grado di alleggerire ogni iniziativa relativa
all’area del lungomare
di Levante. Da un lato, l’Amministrazione comunale si trova ancora in
una posizione di credito rispetto ad una parte dei 600 mila euro degli
oneri di urbanizzazione dovuti dalla proprietà dell’Ortea Palace per una
cifra di circa 300 mila euro, per la riqualificazione
dell’area del Talete. Dall’altra, l’occasione storica passa anche dagli
strumenti offerti dai provvedimenti normativi volti alla ripresa e alla
resilienza, a valle della crisi sociosanitaria degli ultimi due anni. “
“Una serie di treni – conclude Mangiafico – che nessuna
Amministrazione comunale dovrebbe dare per scontato che ripasseranno
anche in futuro, senza intraprendere alcuna iniziativa politica”.