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Inaugurata la nuova banchina del Foro Italico

La nuova banchina del Foro Italico da stamattina e aperta al pubblico. Il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha tagliato il nastro tricolore riconsegnando ai siracusani la storica passeggiata della Marina, riqualificata, attrezzata in maniera moderna per accogliere imbarcazioni anche di grande stazza e progettata per resistere all’azione del mare.

Al taglio del nastro hanno partecipato il sottosegretario Davide Faraone, in rappresentanza del governo nazionale, gli assessori regionali Bruno Marziano (Formazione e pubblica istruzione), e Maurizio Croce (Territorio e ambiente), il senatore Bruno Alicata, il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo. Presenti inoltre il comandante della Capitaneria di porto, Domenico La Tella, gli assessori comunali, il presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, e numerosi consiglieri. Ad illustrare il dettaglio dell’opera, l’ingegnere Carmelo Misseri, titolare della Sics, socio di maggioranza del consorzio “Porto di Siracusa srl”, che si è aggiudicato l’appalto.

La banchina del Foro Italico è una parte di un più vasto progetto di riqualificazione del Porto grande che riguarda anche il molo Sant’Antonio, dove attraccheranno le navi da crociera e che sarà completato entro l’anno. A fare da cornice al taglio del nastro, una regata velica organizzata grazie alla disponibilità dei circoli nautici della città.

“La riqualificazione del Porto grande – ha detto il sindaco Garozzo – rischiava di diventare l’ennesima incompiuta italiana. Essere riusciti, dopo il mio insediamento a sbloccare l’opera e ad avviarla a conclusione è un fatto di enorme importanza, che supera le polemiche che qualcuno ha provato a sollevare in questi giorni. La Marina è riconsegnata alla città e, a scanso di equivoci, la riconsegniamo con l’illuminazione pubblica funzionante e avendo dragato il fondale per aumentarne la profondità e renderlo adeguato alle necessità. Diamo una boccata di ossigeno ai commercianti della zona e i siracusani potranno tornare a godersi la storica passeggiata”. Ha proseguito il sindaco Garozzo: “Tutto questo però per noi appartiene al passato. Adesso guardiamo al futuro e alla consegna, nel più breve tempo possibile, delle banchine del molo Sant’Antonio perché da lì verrà la nuova spinta all’economia siracusana, con gli attracchi per le navi da crociera e per il traghetto Siracusa-Malta, che intendiamo riattivare e per il quale già nei prossimi giorni avremo un nuovo incontro. Ricordo che dal 2013 il nostro porto è inserito nelle rete comprehensive europea; adesso dobbiamo completare questo percorso, attraverso il ministero delle Infrastrutture, perché ci consentirà di accedere ai finanziamenti dell’Ue”.

 “Il grosso dello sforzo è compiuto – ha detto l’assessore alle Infrastrutture, Alfredo Foti –. Nelle prossime settimane l’Enel provvederà ad effettuare gli allacci elettrici, così da fornire i servizi necessari alle imbarcazioni, e realizzeremo qualche altro intervento di decoro. Adesso siamo concentrati sul molo Sant’Antonio, dove già sono stati calati in mare tutti i cassoni, perché il nostro obiettivo è di diventare un porto di partenza delle navi da crociera e non solo di passaggio”.

Scheda tecnica. La cosiddetta Marina, cioè la banchina numero 11, denominata “Santa Lucia”, è lunga 356 metri e larga mediamente 18; la banchina numero 10 denominata “Molo Zanagora” è lunga 61 metri e larga 22. Per la costruzione delle banchine sono stati adoperati 93 cassoni in cemento armato delle dimensioni di 4,50 metri per 4,50 metri ed alti 5,50 metri, dotati di cella antiriflettente per smorzare le onde di risacca.

Le banchine sono state pavimentate con pietra calcarea di Modica e pietra lavica di Vizzini. L’intervento ha riguardato anche il dragaggio dei fondali, portato alla profondità di 5 metri rispetto ai 3,5 metri iniziali. Lungo la banchina “Santa Lucia” sono installate 21 bitte con portata da 20 tonnellate e 39 anelloni da 2,5 tonnellate. Inoltre lungo tale banchina sono state installate 13 colonnine di erogazione servizi per un totale di 23 punti luce e acqua. Le colonnine sono in grado di soddisfare le necessità di yacht anche da 100 metri.

Per quanto riguarda l’illuminazione sono stati installati corpi illuminanti su pali, luci segnapasso e lampade stagne che proiettano in acqua. Le luci segnapasso, installate nella parte prospiciente il mare, hanno l’intento di creare un effetto corridoio per le imbarcazioni ormeggiate. Al fine del risparmio energetico, tutte le lampade sono di tipo a led e infatti l’assorbimento totale è di appena 2,4 Kw.

Gli impianti  installati: un impianto autoclave per la fornitura di acqua con due serbatoi di accumulo da 20000 litri; un impianto antincendio e relativi idranti lungo tutte le banchine; un impianto per il trattamento delle acque di sentina e delle acque grigie e nere delle imbarcazioni. Tutti gli impianti sono interrati all’interno di vasche in cemento armato ed ispezionabili con estrema facilità. Sono quindi stati sostituite tutte le vecchie tubazioni idriche e anche elettriche.

Per quanto riguarda il costo dell’opera, nel suo complesso i lavori ammontano a circa 25.000.000 di euro, di cui circa 4.400.000 per le opere alla Marina e i restanti per il molo Sant’Antonio.

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