Il magistrato Di Matteo lunedì a Siracusa
Si svolgerà lunedì 16 prossimo alle 17 presso i locali dell’ISISC in Via Logoteta n. 27 in Siracusa il Convegno promosso e coorganizzato dal Coordinamento Provinciale dell’Associazione Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie, che vedrà quale relatore il magistrato Antonino Di Matteo, detto Nino, dal 2012 presidente dell’Anm di Palermo, attualmente sotto scorta dal 1995 essendosi più volte occupato dei rapporti tra cosa nostra ed alti esponenti delle istituzioni, connessi alla trattativa Stato-mafia, ed avendo ricevuto minacce dirette di morte.
Dopo i saluti istituzionali del Dott. Armando Gradone Prefetto di Siracusa, dell’Avv. Ezechia Paolo Reale, Segretario dell’Isisc e di Giancarlo Garozzo, Sindaco di Siracusa, interverrà Giovanna Raiti, rappresentante provinciale dei familiari di vittime di mafia per Libera, che porterà la sua testimonianza ed il saluto dell’associazione. L’intervento del Dott. Di Matteo avrà quale tema l’analisi del fenomeno mafioso ai giorni nostri: autore, insieme al giornalista Salvo Palazzolo, del libro Collusi, il Pubblico Ministero illustrerà ai presenti il vero volto di cosa nostra, di fatto non sconfitta, ma passata dal tritolo alle frequentazioni nei salotti buoni, facendosi più insidiosa che mai, per permettere di gettare uno sguardo ai meccanismi con cui la mafia di oggi si è insinuata nelle logiche economiche, sociali e politiche del nostro Paese.
La moderazione è affidata all’Avv. Lauretta Rinauro, Coordinatrice Provinciale di Libera, la quale evidenzia che l’associazione si è impegnata per questo evento, ritenendo importante la presenza del magistrato su Siracusa, considerato il momento storico attraversato dalla nostra provincia, che, spesso sottovalutata dal punto di vista della presenza del fenomeno mafioso, sta invece vivendo un’escalation a causa della manifestazione del detto fenomeno nei più diffusi settori (dai fondi per l’agricoltura, alle infiltrazione nella gestione degli enti locali, alla costante presenza del fenomeno estorsivo e della droga), il tutto emerso grazie al lavoro determinato delle forze dell’ordine e della magistratura.
Sono previsti a conclusione interventi programmati da parte di giornalisti ed esponenti del mondo dell’antimafia.