Partivano da Catania, armati di gps e di localizzatori. In giacca e cravatta e con appresso borsoni per Pc, scassinavano le auto per recuperare le chiavi delle abitazioni delle ignare vittime, per poi mettere a segno il colpo. Gli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile della Questura di Siracusa,coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Davide Lucignani, hanno arrestato Ivan Giuffrida di 33 anni e Rosario Maurizio Alessandria di 48 anni entrambi catanesi, per il reato di furto in abitazione e di furto aggravato perpetrato su autovetture.
A seguito di alcuni furti in abitazioni commessi a Siracusa, gli investigatori della Polizia di Stato individuavano un’autovettura, Toyota Yaris di colore grigio, probabilmente utilizzata dai ladri per spostarsi in questo capoluogo onde perpetrare dei furti.
Nella mattinata di ieri, l’autovettura in questione è stata individuata nei pressi dell’ospedale Rizza luogo ove, in altre occasioni, erano stati perpetrati dei furti a bordo delle autovetture ivi parcheggiate.
Gli Agenti delle Volanti e della Squadra Mobile, intercettata e bloccata l’autovettura di cui sopra, ed identificati i due occupanti, nutrendo forti sospetti sugli stessi, effettuavano un’attenta perquisizione che consentiva di rinvenire taluni arnesi atti allo scasso e vari oggetti di dubbia provenienza, come profumi e occhiali da sole.
I due, pertanto, venivano condotti in Questura per ulteriori accertamenti, a seguito dei quali si faceva luce su una complessa vicenda che vedeva i due catanesi utilizzare l’espediente del furto delle chiavi di casa all’interno di un’autovettura parcheggiata nei pressi dell’ospedale Rizza per poi perpetrare il furto.
Messi di fronte alle loro responsabilità, i due ammettevano le proprie colpe, consentendo agli investigatori di rinvenire altra refurtiva occultata nei pressi della traversa La Pizzuta, prima di essere arrestati e posti ai domiciliari.