3 punti con la Sarnese 3 punti da Roccella
E’ proprio così, contro la Sarnese (3 a 0) non c’era che un solo risultato: la vittoria. E così è stato. Il dato finale ha cominciato a palesarsi dopo il primo quarto d’ora, o almeno ha mostrato i suoi prodromi. La Sarnese che, insieme al Due Torri, aveva la migliore difesa del campionato, dopo quindici minuti non dava segni di voler attaccare la parte bassa dell’area del Siracusa. Per controbilanciare, ma a favore, gli attaccanti del Siracusa, come non mai, questa volta, hanno portato un buon pressing sui portatori di palla sarnesi nella loro metà-campo, un pressing alto che ha cominciato a dare i suoi frutti subito, con azioni pericolose sotto la porta di Sorrentino. Il portiere ospite, aldilà dei tre goal incassati si è ben comportato, segno che quel posto, come una delle migliori difese del campionato, trovava e trova delle giustificazioni. Di contro D’Alessandro per tutta la partita è stato inoperoso, tranne quando ha raccolto due tiri telefonati dalla distanza, in tutto l’arco della gara. Forse i ragazzi di Esposito (l’allenatore sarnese) non avevano più stimoli? Come lui stesso ha interpretato, in sala stampa, la prova dei suoi. Volevano conservare quel ruolo di difesa rocciosa? Pensavano che il Siracusa senza il suo uomo-guida e il suo bomber non avrebbe fatto una partita aggressiva e bastava contenerlo senza avere troppi danni?
Il Siracusa ha guardato ai suoi obiettivi e questa volta, diversamente da Aversa non ha permesso alla squadra avversaria di avvicinarsi alla sua area di rigore cominciando, come dicevamo prima, ad aggredirla già fuori dalla sua area di rigore. La famosa rosa (lunga, di qualità ed alto ptofilo) ha risposto ai bisogni del momento e si è fatta trovare vivida, profumata, brillante, pronta. Spinelli, in campo dal primo minuto, fascia di capitano, e tutto quello che sa fare da sempre lo ha fatto molto bene. Giordano, ormai da tante domeniche al top, va di nuovo a formare quella che è stata una delle coppie più forti del centrocampo, non solo in questa categoria. Ricciardo ritorna a fare bene quello che sapeva far bene qualche anno fa in campo professionistico. Dezai è tornato ad essere guizzante ed esplosivo sugli esterni ( ha sprecato un paio d’occasioni davanti al portiere e la vittoria già acquisita ha sminuito gli errori, ma se avesse un altro piede non lo dovremmo giocare qui). Tutto bene dunque? Si a patto che questa condizione e questa testa continui a stare su questa sintonia fino alla fine del campionato. Anche Cavese e Frattese non molleranno facilmente da qui alla fine. Facciamo il punto. Quali sono le differenze per arrivare primi: per la qualità della rosa ( e quella c’è), per la condizione (e quella c’è), per gli stimoli a vincere ( e quelli ci sono), per la grinta dell’allenatore ( anche quella c’è), per i sostenitori all’altezza (sono stati presenti in ogni gara, in tutte le trasferte, dunque una garanzia), per la condizione psicologica/energie psichiche?……..ecco forse questo è il versante sul quale c’è da lavorare più che in ogni altro settore. Se reggerà e si rafforzerà questa linea questo Siracusa può veramente far male agli avversari e regalare alla città ed ai suoi tifosi questo dono.
Il “Tocco di classe” di questa settimana lo assegniamo a Giovanni Ricciardo per la qualità dei goal messi a segno da quando è arrivato a Siracusa (tutti sono stati di fattura diversa e qualitativamente alti, quelli di domenica i più belli!!). A dire la verità anche durante gli allenamenti ha mostrato che sottoporta sapeva farsi trovare al momento opportuno. Contro la Sarnese i tifosi hanno avuto modo di vedere oltre le qualità, anche la grinta e una certa forza fisica (fin’ora sconosciute).
Da Roccella, domenica pomeriggio, un pensiero unico: nessuna alternativa ai 3 punti.
Salvatore Spallina