Naufragio Bayesian, indagini tra Italia e Regno Unito
Il naufragio del lussuoso yacht Bayesian, avvenuto il 19 agosto al largo di Porticello, è oggetto di indagini sia in Italia che nel Regno Unito.
La Corte del coroner di Ipswich sta esaminando le circostanze della morte di quattro cittadini britannici.
L’obiettivo è accertare le cause del decesso e individuare eventuali responsabilità o negligenze.
In parallelo, il Marine Accident Investigation Branch britannico sta conducendo un’inchiesta per determinare se vi siano state negligenze da parte dell’equipaggio.
Il tragico incidente ha causato la morte di sette persone.
Quindici passeggeri sono sopravvissuti.
Tre membri dell’equipaggio, tra cui il comandante, sono indagati dalla Procura di Termini Imerese per naufragio e omicidio colposo.
Un video girato da uno dei membri dell’equipaggio poco prima della tragedia, che mostra l’imbarcazione durante una tempesta con una saetta che colpisce l’albero maestro, ha sollevato interrogativi sul comportamento dell’equipaggio.
Una delle ipotesi principali è quella di un errore umano, in particolare il mancato fissaggio di porte e portelli dello scafo nonostante le avverse condizioni meteo.
L’amministratore di The Italian Sea Group, costruttore del panfilo, ha attribuito la responsabilità dell’incidente all’equipaggio, sostenendo che il Bayesian, progettato per essere inaffondabile, sarebbe andato a fondo a causa del mancato rispetto dei protocolli di sicurezza.
Si è ipotizzato che una porta laterale lasciata aperta abbia permesso alle onde di allagare l’imbarcazione.
Tuttavia, una fotografia scattata poco prima del naufragio sembrerebbe smentire questa teoria, mostrando la paratia esterna chiusa.
Nuove prove e testimonianze, tra cui immagini scattate dal capitano di una goletta olandese nelle vicinanze, promettono di far luce sull’accaduto.
Questi elementi saranno presentati in un documentario in onda sull’emittente britannica ITV, che si propone di ricostruire la dinamica della tragedia