Inchiesta sulla scuola Falcone, scattano i sequestri sui corsi fantasma, dopo preside e vicepreside nuovi indagati
La procura europea a distanza di un anno e mezzo dall’arresto della preside Daniela Lo Verde e del vicepreside Daniele Agosta per peculato e corruzione maturato nella gestione dei fondi assegnati all’Istituto “Giovanni Falcone” di Palermo, ha emesso un nuovo provvedimento che riguarda, stavolta, il sequestro preventivo nei confronti di 11 indagati.
I provvedimenti, condivisi dal gip, sono stati eseguiti dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo, per le ipotesi di reato di falso, truffa e induzione indebita.
Le indagini hanno consentito di accertare come l’ex preside e il vice preside, con la compiacenza ed in concorso con alcuni insegnanti e collaboratori scolastici che per l’occasione rivestivano la figura di Esperto o Tutor in progetti Pon realizzati con fondi comunitari, al fine di accaparrarsi i relativi cospicui finanziamenti europei, avrebbero attestato il regolare svolgimento delle attività, di fatto mai realizzate o, in alcuni casi, realizzate solo in parte.
Inoltre sono stati contestati svariati episodi in cui gli insegnanti avrebbero attestato falsamente sia la loro stessa presenza, sia quella degli alunni all’interno dell’Istituto, apponendo firme o presenze false, anche in orari extracurriculari.
Oltre agli 11 provvedimenti di sequestro di conti correnti, per un totale di circa 20.000 euro, sono state notificati 6 avvisi di garanzia ad altrettanti indagati, interessati dall’odierno sequestro.