Acqua razionata da oggi a Palermo, dalle 8 rubinetti a secco in 5 quartieri
Comincia da oggi il temuto razionamento dell’acqua nei 5 quartieri di Palermo, il piano che chiuderà, i rubinetti a turno per un giorno la settimana in città, riguarda diversi distretti della città di Palermo ma che non toccherà alcune aree del centro.
Il piano nasce per contrastare gli effetti della grave emergenza idrica che sta interessando tutto il territorio siciliano, è stato concordato con la Cabina di regia istituita dalla Presidenza della Regione Siciliana.
Quest’ultima misura– per effetto del naturale aumento della domanda che si verifica ogni anno a causa del rientro dei residenti, della ripresa delle attività scolastiche e della forte presenza di turisti – avrebbe potuto causare accentuate riduzioni delle pressioni in rete ed anche la diffusa interruzione dell’erogazione idrica durante le ore diurne di massimo consumo.
IL sistema di approvvigionamento idrico metropolitano e di Palermo dipende in buona misura dalle acque prelevate dagli invasi, per i quali a metà settembre si registra una riduzione di capienza superiore al 65% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un volume utile disponibile complessivamente pari a circa 22 milioni di metri cubi.
Le misure di mitigazione adottate già dallo scorso semestre, seguendo le indicazioni delle autorità preposte, consentono di preservare l’approvvigionamento almeno fino a dicembre di quest’anno. Contestualmente Amap ha avviato, tramite la competente Cabina di Regia, una serie di misure strutturali che consentiranno di ridurre la dipendenza dei prelievi dagli invasi, quali l’acquisizione di nuovi pozzi e l’attuazione di interventi per la riduzione delle perdite fisiche, alcuni già realizzati, altri in fase di attuazione.
Le misure di limitazione, individuate esclusivamente sulla base della fattibilità tecnica, sono state studiate al fine di ridurre al minimo i disagi per le utenze e con l’obiettivo di non coinvolgere utenze pubbliche o sensibili (ospedali, cliniche, case circondariali, edifici a valenza pubblica, etc.).