Se te lo fossi perso

Jonica – Avola e i “buu” dei razzisti

Il virus del razzismo continua a infettare il calcio italiano.

Il palcoscenico è un campo di provincia, il comunale di Santa Teresa Riva, in provincia di Messina, durante un incontro del campionato di Eccellenza.

La coraggiosa decisione dell’arbitro.

Domenica pomeriggio il colombiano Jairo Alegria, attaccante della squadra di casa, lo Jonica, è stato preso di mira da insulti razzisti che nulla hanno a che vedere con lo sport.

Il calciatore ha sopportato a lungo d’essere il bersaglio di alcuni tifosi ospiti, la cui squadra, il Città di Avola, oltretutto vinceva 3-0, fino a quando, stanco di insulti e versi, ha deciso di abbandonare il campo, insieme ai compagni di squadra che, inizialmente, volevano convincerlo a proseguire l’incontro.

Non mi era mai capitato qualcosa del genere, dichiara il colombiano, non ce l’ho fatta a restare in campo, non capisco la ragione di questo odio, mi sembra assurdo nel 2024, che in Italia ci siano ancora episodi di razzismo.

Match sospeso a cinque minuti dalla fine dall’arbitro, che passa la palla al giudice sportivo: sarà decisivo quello che il direttore di gara ha scritto sul referto; l’esito dell’incontro potrebbe anche essere ribaltato.

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