Se te lo fossi perso

Respinto il ricorso di Cisma: la compatibilità ambientale non può essere concessa a posteriori

Il Cga ha respinto l’appello presentato dalla Cisma Ambiente Spa, gestore di un impianto di smaltimento rifiuti a Melilli, confermando la sentenza di primo grado: la compatibilità ambientale non può essere concessa a posteriori.

Il caso ha avuto origine da una lunga serie di controversie amministrative e ambientali, culminate nella richiesta di Cisma di ottenere una revisione delle autorizzazioni per la copertura (o “capping”) di uno dei bacini della discarica.

 La società aveva apportato una modifica alla copertura senza l’autorizzazione richiesta dalle norme ambientali, chiedendo successivamente una sanatoria delle opere già eseguite.

Il Cga ha respinto le richieste confermando l’inammissibilità di una sanatoria postuma e conclude dicendo che a prescindere dall’eventuale equivalenza funzionale della copertura proposta, il capping realizzato da Cisma Ambiente non poteva essere autorizzato in modo retroattivo.

Con questa decisione,  ha anche condannato Cisma Ambiente al pagamento delle spese legali a favore delle amministrazioni coinvolte, compreso il Libero Consorzio di Siracusa, per un totale di 6.000 euro.

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