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Gli impegni dell’assessore Purpura per i lavoratori ex Novamusa

Una delegazione di lavoratori (ex Novamusa) già impiegati nei servizi aggiuntivi dei musei ed aree archeologiche della Regione Sicilia guidati dal segretario Filcams Siracusa Stefano Gugliotta in rappresentanza della segreteria regionale, ha incontrato a Siracusa l’assessore ai Beni culturali della Regione Prof. Antonio Purpura a margine del convegno tenuto presso il palazzo del senato.
 
L’assessore Purpura nel rassegnare le conclusione del dibattito sulla valorizzazione e conservazione dei beni culturali, ha sottolineato l’importanza di allineare l’offerta di bookshop e servizi aggiuntivi dei siti museali ed aree archeologiche della Regione Sicilia, al pari dei musei del resto d’Europa.
 
La delegazione dei lavoratori ha chiesto, a margine della conferenza, all’assessore Purpura precisi impegni per agevolare al massimo l’iter bruscamente interrotto dal Presidente Crocetta a gennaio 2013, quando sotto la spinta emotiva dello scandalo Novamusa, con la determina di Giunta del 31 gennaio ha di fatto congelato l’espletamento delle gare che prevedevano solo firma dei contratti con le azienda che  si erano aggiudicate le gare dei servizi aggiuntivi.
 
L’assessore Purpura ha confermato che non appena verrà formalizzata verso fine maggio la decisione del TAR Sicilia in ragione del parere della Corte Costituzionale che ha decretato l’incostituzionalità della legge 15 del 2008 della Regione Sicilia, perno su cui si basa la delibera che congela le gare, darà mandato per l’espletamento dell’iter di firma del contratto con le azienda che si sono aggiudicate le gare; Coop Culture per la gestione dei siti di Agrigento e Palermo, Munus per Segesta e Selinunte e Civita per Siracusa e Taormina.
 
“La corte Costituzionale – dice Stefano Gugliotta a nome della segreteria Regionale FILCAMS Sicilia – com’era prevedibile per tutti tranne che per il Presidente Crocetta, si è espresso chiaramente demolendo alla base, la scriteriata delibera di giunta che,  congelando le gare già espletate, ha comportato una perdita di due anni di introiti alla Regione Sicilia e messo sul lastrico 40 famiglie. Abbiamo chiesto espressamente al Prof. Purpura di avvalersi dell’autotutela per dare avvio senza perdere altro tempo alla firma dei contratti con le aziende, che in forza della clausola sociale contenuta nei bandi dovranno richiamare al lavoro quelle professionalità già presenti nell’appalto che licenziate sono state lasciate nell’obblio della disoccupazione.  Solo accelerando i tempi si potrebbe guadagnare l’imminente stagione turistica e dare ai siti archeologici e museali tutti quei servizi aggiuntivi che porterebbero fondi alla Regione Sicilia. Non secondario è il punto , che così si potranno  liberare le risorse umane che sono state dirottate dalle sovrintendenze e dalla custodia dei siti a sostituire i lavoratori licenziati nelle biglietterie.  La Filcams CGIL già a suo tempo fu artefice dell’inserimento della clausola sociale nei bandi gara, ci abbiamo sempre creduto e con noi i lavoratori e le lavoratrici che hanno subito non solo la disoccupazione, ma di più l’onta di essere additati come complici di Mercadante proprio dal Presidente Crocetta. Da oggi Crocetta dovrà riflettere sul danno erariale procurato alla Regione Sicilia, con lui  dovranno riflettere i vari assessori ai beni culturali che  si sono succeduti e che con il loro immobilismo hanno contribuito a lasciare nel più completo abbandono i siti archeologici e le aree museali della Regione Sicilia.

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