Controllo del territorio, sei arresti dei carabinieri in tre operazioni
I Carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno tratto in arresto in flagranza per il reato di evasione dagli arresti domiciliari cui era in atto sottoposto appena qualche giorno fa, Antonino De Simone siracusano di 43 anni. Lo stesso si trovava da pochi giorni sottoposto agli arresti domiciliari, da quando sabato notte era stato tratto in arresto in flagranza per il reato di furto aggravato in concorso da parte della Stazione di Cassibile. Ieri sera la pattuglia dell’Arma sul territorio durante un controllo presso l’abitazione del De Simone dopo aver provato a suonare più volte al citofono, lo sorprendeva mentre per le vie limitrofe si stava avvicinando per rincasare. Lo stesso alla vista dei due militari provava ad eludere il controllo ma veniva bloccato e condotto in caserma. Dichiarato successivamente in stato di arresto veniva nuovamente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa di giudizio.
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Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Tenenza di Floridia hanno tratto in arresto in flagranza per il reato di furto aggravato in concorso di autovettura tre siracusani, Luigi Catania 47 anni pregiudicato per reato specifico, Giovanni Piccione di 34 anni con precedenti di polizia specifici e Massimo Gennuso di 33. I tre individui venivano sorpresi dalla pattuglia dell’Arma mentre erano intenti a caricare un’autovettura parcheggiata all’interno di un cortile, su un furgone di loro proprietà.
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Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno tratto in arresto in flagranza per il reato di furto aggravato in concorso ed evasione due siracusani, Santino Calderone di 26 anni e Sebastiano Ranno di 28, in atto sottoposto al regime degli arresti domiciliari. I due, dopo essersi introdotti all’interno di un fondo agricolo, asportavano circa 200 chili di patate e 20 irrigatori. Sul posto però venivano bloccati dalla pattuglia dell’Arma impegnata nel controllo del territorio. I due indagati sono stati posti al regime degli arresti domiciliari.