Siracusa, l’opera dell’istituto Sant’Angela Merici
“La giornata di riflessione di oggi nasce dall’esigenza di far conoscere l’opera della Fondazione Sant’Angela Merici, la sua azione nel territorio e nel confronto con la pubblica amministrazione. Un’analisi della domanda e dell’offerta di servizi a favore della persona con fragilità: disabili, anziani e ammalati. Al centro di ogni iniziativa da elaborare, proporre e pianificare ci sono le persone con fragilità, con la loro domanda di servizi ma soprattutto con la loro dignità. E nella certezza che la loro disabilità o debolezza non è un limite, ma una risorsa. L’attività medico sanitaria si fonda su una relazione interpersonale, è un incontro tra una fiducia e una coscienza. La fiducia di un uomo segnato dalla sofferenza e dalla malattia il quale si affida alla coscienza di un altro uomo che può farsi carico del suo bisogno. Questi è un operatore sanitario. La persona deve prevalere oltre qualsiasi preoccupazione economica. In qualsiasi ambiente confondere lo strumento importante dell’economia come se fosse la finalità è una dabbenaggine che genera confusione soprusi e violenze. In questi anni – ha continuato mons. Accolla – abbiamo ristrutturato, riorganizzato i servizi anche con il rinnovo di attrezzature diagnostiche e terapeutiche. Le ristrutturazioni sono state facili, hanno cambiato gli ambienti. Il cambio delle abitudini, delle mentalità, il cambio di cultura è un traguardo ambizioso e difficile. È urgente porre attenzione al coinvolgimento delle famiglie. Alla formazione del personale, attraverso corsi di qualificazione. Evangelizzare è proclamare la buona novella, una buona notizia perché ho bisogno di speranza, perché chi ha bisogno di rimettersi in cammino. Concludo con le parole del cardinale su Suenens, primate del Belgio dal 1961 al 1979: “Sperare è un dovere non un lusso; sperare non è sognare ma è la capacità di trasformare un sogno in realtà. Felici coloro che osano sognare e che sono disposti a pagare il prezzo più alto perché loro sogno prenda corpo nella vita degli uomini”.
Giovanna Gambino, Garante per i diritti dei disabili della Regione Siciliana, si è soffermata sul progetto individuale di vita: “Una persona di cui si deve valutare la centralità e non solo essere destinatario del suo progetto. Sicuramente nell’ambito della riabilitazione ci sono delle criticità, come la mancanza di un censimento, di dati a livello epidemiologico in Sicilia. C’è una programmazione oggi che non si basa su dati certi. Ad esempio sono sottostimati anche i numeri delle persone che scelgono di andare fuori Sicilia per la riabilitazione”. La Gambino ha evidenziato che compito dell’intervento riabilitativo è valutare la Persona (diverso da Paziente, da “patior” colui che tollera, patisce) e realizzare tutti gli interventi sanitari necessari per consentirle di raggiungere il più alto livello possibile di funzionamento e partecipazione, in relazione alla propria volontà e al contesto, nell’ottica di un reale empowerment. A questo scopo strumenti come il Percorso Assistenziale Integrato e il Progetto Riabilitativo Individuale sono confermati come elementi essenziali in questo rinnovato contesto scientifico-culturale. Il progetto individuale deve prevedere il Percorso Riabilitativo Unico Integrato nei vari setting terapeutici della rete riabilitativa si concretizza nel concetto di “presa in carico dell’utente” e nell’erogazione degli interventi secondo definiti programmi riabilitativi all’interno di uno specifico Percorso Riabilitativo Individuale. Appropriatezza dei percorsi, delle risorse professionali e degli strumenti. Appare indispensabile e auspicabile predisporre in tutte le Regioni un’organizzazione dipartimentale del settore riabilitativo. Si riconosce l’esigenza di rispondere ai nuovi spunti e bisogni attraverso interventi specifici che seguano un approccio nuovo in termini di cultura, strumenti, metodologie e organizzazione e che guardino alla Persona secondo la sua totalità di bisogni, desideri e relazioni. Dobbiamo avere Ascolto e Accoglienza”. Il dottore Saetta ha cercato di indicare lo stato della riabilitazione a Siracusa segnalando le situazioni che hanno dato risposta al bisogno di salute della persona. In provincia di Siracusa riabilitazione di buon livello e la Fondazione Sant’Angela Merici è lanciata verso nuove frontiere della riabilitazione. In generale c’è ancora tanto da fare per la riabilitazione sociale, nei contatti con quello che da cornice alla disabilità, ovvero le famiglie e le associazioni di volontariato e la concreta realizzazione dei progetti di vita”. Infine sono intervenuti alcuni familiari.
La Fondazione S. Angela Merici Onlus è un Ente ecclesiastico, senza scopo di lucro, che eroga prestazioni riabilitative alle persone con disabilità ed altre attività a beneficio di persone anziane e malati di aids. In atto gestisce l’Istituto Psico-Pedagogico S. Angela Merici, a Siracusa e a Canicattini Bagni, che opera nel settore della riabilitazione di soggetti disabili psichici; il Polo Fisioterapico Riabilitativo, che eroga prestazioni riabilitative libero-professionali; la Casa di Riposo per Anziani, intitolata a Monsignor Salvatore Gozzo, a Siracusa; la Casa Alloggio “Madonna delle Lacrime” per malati di aids, a Siracusa.