Sollecitate azioni per tutelare il patrimonio Unesco
Nei giorni scorsi due importanti novità hanno tenuto banco in merito alla tutela e valorizzazione del Patrimonio Unesco e che ha visto in prima fila l’Amministrazione netina. In occasione dell’incontro dibattito “Bell’Italia” di Vignale Monferrato (Alessandria) organizzato dal gruppo parlamentare del PD in collaborazione con l’Associazione Beni Italiani Patrimonio dell’Umanità e di cui fa parte, quale componente del direttivo nazionale, il Sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, si è sollecitato il governo centrale ad un’azione più incisiva nella direzione dei siti patrimonio dell’umanità. Non va dimenticato che in Italia ce ne sono più di 50 e, dunque, occorrono maggiori risorse, leggi appropriate, anche nella direzione di riconoscere il ruolo centrale dei Comuni come principale interlocutore. “La mia presenza come componente del direttivo nazionale- ha commentato il sindaco Bonfanti – mi ha dato l’opportunità di fare conoscere l’esperienza del nostro sito seriale delle Città tardo barocche e di avanzare proposte concrete quali, ad esempio, una tassa nazionale sul turismo, una sorta di tassa nazionale di soggiorno a carico dei turisti stranieri da destinare interamente alla manutenzione, valorizzazione e fruizione dei meravigliosi siti italiani” (nella foto il momento dell’intervento del Sindaco Bonfanti). Nutrita e attenta la presenza dei deputati PD incalzati dal presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio dell’Umanità, Giacomo Bassi, Sindaco di San Gemignano, e dai sindaci intervenuti. Sempre lo scorso 26 giugno, invece, proprio in Sicilia, nel corso della conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa per la creazione di una Rete delle città Unesco del Mediterraneo tra Coppem ( Comitato permanente per il partenariato euromediterraneo dei poteri locali e regionali) e Cunes (Coordinamento dei Comuni Unesco Sicilia), è stato annunciato che la Sicilia si è aggiudicato, sbaragliando la concorrenza, il Festival Unesco del Patrimonio Immateriale 2016, terza edizione, riportato dagli organi di informazione presenti a Palermo. L’ufficializzazione della notizia è stata poi comunicata l’indomani a Villa Niscemi alla presenza del Segretario Generale dell’Iccn (Inter City Intangible Cultural Cooperation Network) di cui fanno parte 55 città, di tutto il mondo, tra le quali le siciliane Monreale, Noto, Catania, e a breve anche Palermo. La candidatura della Sicilia, attraverso un impegno costante ed importante proprio delle Città, con Noto ed il suo Assessore all’Unesco Cettina Raudino in prima fila, avvenne nel 2014, e la motivazione che ha spinto la Sicilia verso questa candidatura è stato il riconoscimento da parte di un organismo internazionale della superiorità dell’Isola che conta 7 siti Unesco materiali e 3 immateriali. Oggi si celebra la vittoria di quell’azione e ad ottobre del prossimo anno saranno ospitate in Sicilia 50 delegazioni del Patrimonio immateriale dell’Unesco provenienti da tutto il mondo. Il Festival, che si svolge a cadenza biennale (2012 Korea del Sud e 2014 Iran) durerà otto giorni, durante i quali verranno allestiti spettacoli, ideati laboratori e presentate manifestazioni tradizionali di ogni angolo del mondo.
Emanuela Volcan