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Siracusa, asili nido: la Cgil chiede un incontro alla Giunta

“Non si comprendono i motivi che hanno indotto l’Amministrazione Comunale di Siracusa a sospendere i servizi dedicati agli asili nido, anticipando la chiusura al 30 giugno”. Questa l’accusa avanzata dal segretario della Funzione pubblica della Cgil, Franco Nardi che ritorna sulla vicenda, chiedendo all’amministrazione comunale un incontro.

I  servizi di cura all’Infanzia e agli anziani ultrasessantacinquenni  del Piano di Azione e Coesione costituiscono una risorsa aggiuntiva non indifferente per il sud e la Sicilia in particolare. Il  Distretto 48 di Siracusa ha una disponibilità economica aggiuntiva alle spese correnti,  per un ammontare complessivo di un milione e 488 mila euro, somma prevista dal 1° riparto del Piano  di Azione per i servizi all’Infanzia, approvato con decreto  del Ministero dell’Interno. Una prima trance del valore del 5% è  già nella disponibilità del Distretto di Siracusa, e, un ulteriore  5% è disponibile in un  fondo di rotazione costituito da risorse accantonate e rimodulate, dell’Assessorato Regionale alla Famiglia.

La chiusura anticipata di oltre un mese rispetto a quanto avvenuto gli scorsi anni – dice Lucia Lombardo, sella segreteria provinciale della Cgil – sta creando notevoli disagi agli utenti e alle famiglie costrette a trovare alternative per la cura dei bambini in strutture private  con esborsi economici considerevoli.

Oltre al problema dell’utenza non indifferente è la grave situazione occupazionale  delle lavoratrici dedicate all’assistenza degli infanti, che si sono viste interrompere il rapporto di lavoro in notevole anticipo rispetto agli altri anni.

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