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Carlentini in ansia per Salvatore Failla

C’è trepidazione e ansia a Carlentini per le sorti di Salvatore Failla, il 47enne tecnico della Bonatti di Parma, rapito insieme con altri tre compagnia di Lavoro in Libia. La famiglia attende notizie ed è in stretto contatto con la Farnesina. Sposato e padre di due figli, Failla da qualche anno lavora come tecnico della saldatura con la contractor international di Parma. Alternava la sua presenza nei cantieri di lavoro in Libia con l’Italia e altri Paesi dove l’azienda ha interessi nella realizzazione degli impianti di raffinazione. Poco tempo fa, Failla era stato a Carlentini per trascorrere alcuni giorni con i familiari. Il suo ritorno a casa era previsto per il prossimo mese di agosto per il ciclo delle ferie.

I quattro sarebbero stati prelevati mentre rientravano dalla Tunisia nella zona di Melitah a sessanta chilometri da Tripoli, nei pressi della sede della Melitah Oil Gas Company, principale socio dell’Eni in Libia. Secondo fonti militari, i responsabili del rapimento potrebbero essere miliziani armati vicini all’esercito delle tribù, ostili a Fajr Libia, la fazione islamica che ha imposto un governo parallelo a Tripoli e che si oppone a quello di Tobruk, unico riconosciuto a livello internazionale.

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