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Noto, un temporale estivo spazza l’opera di Arte in…sali…ta

Effimero, momentaneo, fugace. L’arte può essere immortale, può avere durata determinata o può essere soggetta ai capricci della natura; non importa quanto un artista ci abbia lavorato e sudato se si decide che essa sia effimera l’opera sparirà. E purtroppo la V edizione di “Arte in Sali…ta” non è sfuggita a questa dura legge, è arrivato il più classico dei temporali estivi, pioggia torrenziale, se pur breve, lampi e tuoni, e in pochi minuti in via Rocco Pirri è sparita l’opera in sale colorato ideata e realizzata dalle Associazioni di maestri infioratori netini CulturArte, Opificio 4 e Petali d’Arte. Un disegno straordinario con un significato assai profondo in piena osmosi con la Città di Noto e la sua forte devozione al Santo Patrono, San Corrado “L’Eremita dei tre pizzoni”; nell’anno del V Centenario della sua beatificazione i veri netini non potevano non pensare di dedicare a lui la propria opera. Non ci sono stati dubbi o tentennamenti ma si doveva scegliere cosa rappresentare in un disegno di 4 metri e mezzo in larghezza per 25 metri in lunghezza. “Alla fine, su idea di Valentina Mammana, si sceglie di rappresentare l’ingresso di San Corrado in Cattedrale, al termine della lunga processione, nel momento massimo di sforzo e fatica per i portatori delle spoglie mortali del nostro amato Patrono, custodite nell’argentea Arca, e per i portatori dei Cilii”. A spiegarci il progetto del bozzetto è proprio l’autore, Corrado Roccaro, Vice Presidente dell’Associazione CulturArte. “Un’idea a cui subito mi sono appassionato, per la mia grande devozione a San Corrado, ed anche per le difficoltà che lo stesso mi poneva davanti. Per la prima volta, infatti, mi sono trovato ad impiegare venti tonalità diverse di colore, ed una elaborazione che mai come come questa volta è stata lunga ed articolata. Dalla fedeltà dell’attimo colto con la fotografia alle tante prove perchè divenisse un vero e proprio disegno; così dopo la fase al pc finalmente sono passato al disegno dove il bozzetto prendeva sempre più la forma finale, quella che meglio ricreasse l’attimo”. È ancora entusiasta Corrado Roccaro per la buona riuscita ed i commenti positivi raccolti a fine realizzazione. “Una sfida con noi stessi, dove anche le tecniche di realizzazione hanno permesso ad ogni singolo associato di poter contribuire alla stesura del disegno, guidato dal lavoro pregresso dove sia nella preparazione del sale colorato che del disegno, tutto è stato semplificato con i numeri corrispodenti al colore per ogni singola parte”. E nella giornata più calda di questa infuocata estate 2015 “Arte in Sali…ta” ha visto la luce per poi svanire con un acquazzone di inizio agosto. “Probabilmente lo stesso San Corrado ha preferito che la natura lo portasse via, piuttosto che una ramazza nelle mani dell’uomo. Siamo lo stesso felici per quello che siamo riusciti a fare, nel segno di una profonda fede verso il nostro Santo Patrono”.
Emanuela Volcan

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