Sos Siracusa: “Il resort a Ognina? Una storia già sentita”.
Sulla vicenda del resort ad Ognina, è intervenuto il movimento ambientalista Sos Siracusa. Qui di seguito il testo integrale dell’intervento.
Chiusa, o meglio accantonata la vicenda Pillirina (in attesa del completamento dell’iter istitutivo della nascente riserva), ecco spuntare un nuovo progetto che riguarda una zona altrettanto pregiata e inviolata di Siracusa, ovvero capo Ognina. Il progetto che la società “Siracusa Sun Lld”, proprietaria dei terreni ha presentato agli uffici del Comune di Siracusa e che verrà discusso, in fase istruttoria, il prossimo martedì 8 settembre è tutt’altro che sostenibile.
Questo risulta dalla documentazione depositata presso gli uffici comunali che abbiamo esaminato con attenzione. Su 148 ettari di terreno disponibili, il progetto prevede l’utlizzo di oltre il 90% (136 ettari), fra la costruzione degli edifici (41 ettari) e la realizzazione di un campo da golf (94,5 ettari).
Un agglomerato di ville a due piani che per estensione, come ben sottolineato da alcuni organi di stampa locali, supererebbe di quasi una volta e mezza l’isola di Ortigia che misura circa 100 ettari. Edifici che, come candidamente ammesso dalla stessa società nella proposta presentata al Comune, potranno essere venduti agli stessi soci del golf club quali edifici residenziali. Una storia già vista e sentita più volte negli anni passatii, dalla Bussola al Selenia, da Isola Blu a Villaggio San Lorenzo. Se così fosse, si tratterebbe di una nuova speculazione edilizia alla luce del sole in una zona costiera su cui insistono vincoli paesaggistici ed archeologici.
Infatti, oltre metà degli edifici previsti, ricadrebbero in piena zona rossa (livello di tutela 3) del vigente Piano Paesaggistico che ne impone l’inedificabilità assoluta. Inoltre, a differenza di quanto affermato nei giorni scorsi dalla società “Siracusa Sun Lld” e dal sindaco Giancarlo Garozzo in data odierna, oltre 13 ettari di terreni da edificare (ZCV1-zona di concentrazione volumetrica 1) ricadrebbero nella fascia costiera tra i 150 e i 300 mt dal mare.
A tutto ciò si aggiunge la proposta di variante all’attuale PRG per permettere lo spostamento della strada provinciale che collega Ognina a Fontane Bianche, che risulta incompatibile con l’attuale e vigente Piano Paesaggistico e che impedirebbe per sempre la vista del mare lungo quel tratto di costa.
In ogni caso gli interventi previsti necessitano di pareri da parte degli organi competenti, per primi quelli della Soprintendenza che dovrà garantire la tutela dell’area nel rispetto dei vincoli e del Piano Paesaggistico citati.
La fruizione pubblica della costa, come si evince dal progetto presentato, sarà limitata a soli 2 ettari, che verrebbero ceduti al Comune in cambio della “generosa” variante. Una sorta di ghetto o di “riserva indiana” per i cittadini, con il resto della costa di esclusiva pertinenza e utilizzo degli ospiti del Resort.
Fermo restando la nostra contrarietà a qualunque forma di nuovo insediamento turistico costiero, riteniamo che un progetto come quello presentato debba essere attentamente valutato rispettando le normative vigenti che nell’area in questione sono chiare e nette.
Ben venga la riqualificazione dell’esistente con il restauro dei caseggiati rurali di villa Molinari e della Masseria Cuba, quest’ultima destinata ad azienda agricola biologica. Che si costruisca pure dove le normative attuali lo consentono (comunque a monte dell’attuale strada provinciale) ma si impedisca ad ogni costo che venga occlusa la vista e la libera fruizione della costa e del mare.
Alcune delle associazioni aderenti al coordinamento SOS Siracusa, presenteranno richiesta di partecipazione alla conferenza dei servizi di giorno 8 settembre, per verificare dall’interno lo svolgimento dell’iter istruttorio del progetto in questione e vigilare sul rigoroso rispetto delle norme di tutela.
Di One & Only, ovvero di “unico e solo” c’è soltanto il nostro mare e le nostre coste, e chi tenta di sottrarceli pezzo dopo pezzo sa benissimo quale sia il loro valore.