Serie D, per il Siracusa sconfitta con rammarico
Sport Club Marsala 1912- Città di Siracusa 2-1
Sport Club Marsala 1912: Pizzolato, Giovenco, Sammartano, Forgione, Gambuzza, Giardina, Di Maggio(51’ Convitto), Provenzano, Gallon(86’ Li Causi), Candiano, Riccobono.
A disposizione. Lo Verde, Perricone, Alagna, Convitto, Cincotta, Pergolizzi, Sorrentino, Li Causi, Crivello.
All. Pergolizzi
Città di Siracusa: Viola, Liistro, Santamaria, Baiocco, Vindigni, Chiavaro, Vindigni, Mascara(84’ Contino), Palermo(89’ Gallo), Crocetti, Catania,Giordano(46’ Figura).
In panchina : Gulisano, Napoli, Orefice, Milizia, Patanè, Gallo, Figura, Contino.
All: Alacqua
Arbitro: Antonio Lolomia (Ag)
Collaboratori: Giuseppe Caico (Ag)- Mirko Cino (En)
Reti : 9’ Riccobono su rig, 38’ Catania, 72’ Candiano
Angoli: 4-9 per il Città di Siracusa
Ammoniti: 24’ Forgione, 26’ Liistro, 61’ Riccobono
87’ Chiavaro
Una sconfitta che lascia molto amaro in bocca. Il Città di Siracusa esce sconfitto da Marsala con il punteggio di 2-1 nell’esordio in campionato.
Allo stadio “Lombardo Angotta”va di scena un derby che richiama una buona cornice di pubblico con una numerosa e chiassosa rappresentanza di fede azzurra.
Mister Alacqua è costretto a rinunciare allo squalificato Spinelli, e si affida dall’inizio al carisma ed esperienza di Baiocco. Per il resto è tutto confermato con il 4-3-3 caro al tecnico milazzese.
Lo sportivissimo pubblico lilibetano, prima dell’avvio della gara tributa un’ovazione a capitan Mascara.
Si parte con12 minuti di ritardo,e l’avvio vede i padroni di casa molto aggressivi con rapidi cambi di gioco e dopo 2’ è bravo Viola in uscita alta. Baiocco detta i tempi in mezzo al campo e ingaggia duelli muscolari con i centrocampisti locali. Il fondo irregolare non aiuta gli azzurri, e spesso è il lancio lungo a farla da padrone. Al 7’ Marsala pericoloso con Gallon che serve Candiano anticipato in extremis.
Al 9’ topica degli azzurri per un disimpegno errato di Baiocco che in area commette fallo su Forgione. Rigore che Riccobono realizza, 1-0 e tutto da rifare. Il Città di Siracusa subisce il colpo, ma al 16’ Chiavaro ha una buona palla in area avversaria ma il suo tiro è alto.
Al 22’ azione tambureggiante degli azzurri con Mascara che scarica il suo destro ma trova sulla traiettoria Gambuzza che devia in angolo. Al 27’ bella azione del Città di Siracusa con un cross di Liistro con temeraria uscita di Pizzolato,inevitabile lo scontro fra Giordano e Forgione, per fortuna senza conseguenze. Il Marsala aspetta e si affida alle ripartenze, mentre gli azzurri tentano di fare la partita.Al 37’ Catania semina il panico in area, ma Pizzolato è strepitoso e devia in angolo. Sul seguente corner , palla spizzata da Chiavaro, Pizzolato respinge, Vindigni in rovesciata rimette al centro e Catania di testa porta in parità gli azzurri.
Al 39’ Giovenco fa fuori mezza squadra avversaria, ma il suo tiro termina di poco a lato. Sale in cattedra Emanuele Catania e il numero 10 al 44’ mette in difficoltà la retroguardia marsalese. In chiusura di frazione Gallon, scatta sul filo del fuorigioco e colpisce il palo esterno della porta di Viola.
Nella ripresa Alacqua mette dentro Figura in luogo di Giordano. Al 49’ Palermo penetra in area, ma il suo cross non trova i compagni alla conclusione. Il Città di Siracusa insiste e Mascara imbecca Santamaria, il quale mette in mezzo ma ancora una volta i lilibetani riescono a salvarsi. La squadra di casa torna a farsi minacciosa con veloci contropiedi, mentre il Città di Siracusa si affida giocate dei propri attaccanti. Riccobono è pericolosissimo al 63’ e ci vuole tutta l’esperienza di Chiavaro per evitare guai maggiori. La gara si trascina senza tanti sussulti e ci tenta Figura al 71’ a sfiorare il vantaggio con un bel tiro a giro. Al 72’ lancio dalla metà campo di Riccobono per Candiano che incredibilmente si invola tutto solo e beffa Viola in uscita. Quest’ultimo evita il tris sempre su Riccobono al minuto 83’. Al 84’ esce Mascara ed entra Contino. Al 91’ giallo per una rete convalidata a Catania di testa per presunto fallo in attacco. alla fine a festeggiare sono i padroni di casa.