Siracusa, mobilità locale: il sindacato si confronta con l’assessore
Su richiesta delle organizzazioni sindacali Filt Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti si è avuto l’incontro con l’Assessore Comunale al Trasporto Pubblico Antonio Grasso, coordinato dal Dirigente del settore Mobilità e Trasporti Ingegnere Fortunato e dall’Ingegnere Vinci, sul tema del Trasporto Pubblico Locale.
Da parte sindacale sono presenti per la Cgil Roberto Alosi Segreterio Provinciale CGIL e Vera Uccello Segretaria Filt Provinciale, per la CISL il Segretario Provinciale FIT Roberto Getulio e per la UIL il Segretario Provinciale Uultrsporti Vincenzo Rossitto.
Il confronto ha posto, con forza l’insostenibile condizione in cui versa il Trasporto Pubblico Locale in modo particolare il disagio avvertito dai cittadini e utenti per l’inefficienza ormai strutturale del Trasporto Pubblico Locale. Il diritto alla mobilità e allo spostamento dichiarano le organizzazioni sindacali, è un diritto essenziale per garantire una adeguata inclusione sociale, in particolare per quei cittadini con disabilità, per gli anziani, per gli studenti e per i lavoratori. Rilevato e condiviso lo stato di criticità in cui versa l’Azienda Siciliana Trasporti, l’amministrazione Comunale prende atto delle denunce Sindacali e avvia una riflessione sul da farsi.
Le organizzazioni sindacali hanno invitato l’Amministrazione a porre il tema del T.P.L. Fra le priorità assolute da affrontare e risolvere, ponendo in luce la complessità della questione e la necessità, mai realmente affrontata di pianificare in modo razionale, affidabile ed efficiente il tema della mobilità locale.
Per tutto questo i sindacati dichiarano ormai intollerabile lo stato attuale in cui versa il Trasporto Pubblico e ritengono altrettanto intollerabile la disattenzione, la superficialità e la distrazione in cui, un tema di tale importanza, fino a oggi è stato affrontato.
E’ comunque evidente che l’importo speso di 24.700 euro appare assolutamente sproporzionato alla luce della qualità dei lavori eseguiti. Si spera che la pianificazione degli interventi, soprattutto quelli volti alla salvaguardia e all’incolumità dei cittadini, siano guidati dalla volontà di porre rimedi definitivi, piuttosto che dalla necessità di attivarsi, senza però un obiettivo di medio lungo periodo.