Cultura

Noto, “Giuseppe Scala, astronomo netino del Cinquecento e le Effemeridi”

Sala conferenze del Convitto Ragusa attenta e gremita in ogni ordine di posto per la presentazione del libro di Corrado Spataro sulla vita e gli studi dell’astronomo Giuseppe Scala vissuto alla fine del 1500. La serata è stata curata ed organizzata dall’Associazione Le Rotte di Ulisse, presieduta dalla stesso autore del libro, e dall’ISVNA (Istituto per lo studio e la valorizzazione di Noto e le sue Antichità) con il Patrocinio del Comune di Noto. Un puntiglioso lavoro quello di Corrado Spataro “inciampato” nella figura dello Scala, come egli stesso ha spiegato ieri sera, e incuriosito passo dopo passo, scoperta dopo scoperta, da questo giovanissimo scienziato, figlio di “Noto l’Ingegnosa”. “Voglio innanzitutto ringraziare l’autore del libro – ha esordito nei saluti iniziali il Vice Sindaco ed Assessore alla Cultura Cettina Raudino-. Dopo anni di lavoro mettere oggi il proprio tempo libero, la propria conoscenza, al servizio della comunità con approfondimenti scientifici di indubbio valore, è lodevole. Inoltre questo libro, proprio grazie al sapere del professore Spataro, un tecnico della materia, ci fornisce una nuova chiave di lettura dello Scala, esponente significativo di quell’aggettivo “ingegnosa” di cui la nostra città si fregia, e non a caso”. A relazionare sul testo e sopratutto sulla figura del protagonista del libro di Corrado Spataro, Francesco Balsamo, Presidente dell’Isvna, tra i primi a spronare ed aiutare nella ricerca l’autore e Pietro Cassaro, Astronomo presso l’I.N.A.F. “La fine del Cinquecento fu un periodo straordinario che preparò la rivoluzione scientifica galileiana – spiega all’attenta platea Corrado Spataro-. Ammetto di aver scoperto per caso Giuseppe Scala, grazie alla targa di un ronco di Piano Alto che reca il suo nome. Ma da quel momento tante, anzi tantissime sono le testimonianze sulla sua vita, i suoi studi e le sue scoperte”. Medico ed astronomo netino pur per breve vita, 29 anni, dimostrò con la sua opera di esserne uno straordinario interprete; i risultati delle sue osservazioni rappresentati nelle effemeridi , confrontati con i metodi di indagine moderni, mostrano una impressionante precisione. “Il mio libro è diviso in quattro parti: nella prima illustro la fase emozionante e prolifica delle ricerche; nella seconda contestualizzo lo scienziato, non dimenticando che il periodo storico registrò un significativo incremento demografico, una diffusa creatività, ed in cui la nostra Città si aprì ad importanti scambi culturali con Roma; la terza parte è biografica; mentre nella quarta si presenta ed illustra nel dettaglio il confronto tra gli studi dello Scala e quelli moderni”. E non sono poche le scoperte che accendono una luce nuova su questo illustre personaggio netino. Durante la serata presente la titolare della libreria netina del Corso “Liber Liber” dove è possibile acquistare il libro.
Emanuela Volcan

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