Pachino, fondi per riqualificare il porto di Marzamemi
«Il “cuore” di Marzamemi rinascerà grazie al finanziamento per i luoghi di sbarco e ripari di pesca, un progetto di ammodernamento e miglioramento delle condizioni di sicurezza del porticciolo “Balata” del borgo marinaro». A dichiararlo è stato il sindaco, Roberto Bruno, che ha annunciato la conclusione della gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori che costeranno 465 mila euro, grazie al finanziamento del Fep 2007/2013 in cui il comune sta contribuendo con la somma di 90 mila euro. «Fondi che era quasi persi – ha dichiarato il primo cittadino – e che grazie al lavoro della mia amministrazione e al sostegno del deputato regionale Bruno Marziano e del dirigente del dipartimento regionale della Pesca, Dario Cartabellotta, sono stati recuperati e che daranno nuova vita alla nostra frazione». I lavori prevedono l’installazione di 7 colonnine per l’erogazione di energia elettrica e acqua, la realizzazione di un box di legno da adibire a servizi igienici e locale tecnico, l’installazione di bitte di ormeggio in ghisa e di una macchina frigorifera per la produzione di ghiaccio a scaglie, la realizzazione di un impianto idrico per le colonnine e i servizi igienici, la realizzazione della rete fognaria e di un impianto elettrico con 6 pali di illuminazione per la banchina del porto peschereccio. Inoltre, è prevista anche una nuova pavimentazione con basole di pietra di Comiso con orlature in pietra lavica e sarà rifatto, con la stessa pietra di Comiso, anche il muro della banchina. «Un progetto di riqualificazione – ha voluto precisare l’assessore ai Lavori pubblici, Gianni Scala – che contribuirà al potenziamento delle attività legate alla pesca ma che servirà, nello stesso tempo, a migliorare le condizione di fruizione del centro storico di Marzamemi, centro nevralgico della movida estiva siciliana e ricercata meta dei turisti». Ad aggiudicarsi la gara d’appalto, a cui hanno partecipato più di 100 ditte, è stata l’impresa “Satipell srl Unipersonale”, con sede a Favara, in provincia di Agrigento. Dopo l’omologazione degli atti di gara avverrà la consegna dei lavori che saranno terminati entro tre mesi.