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Siracusa, approvato il bilancio consuntivo

Con 22 sì e 6 no, il consiglio comunale ha approvato ieri sera il conto consuntivo 2014. L’assise ha votato, a maggioranza, anche l’immediata esecutività della delibera.

Il documento sulla gestione economico-finanziaria dell’Ente, approvato dalla Giunta il 30 aprile scorso, ha avuto un lungo iter anche per effetto della riforma sulla contabilità entrata in vigore a inizio anno e che ha costretto i dirigenti dei settori ad analizzare tutte le voci di bilancio. Proprio per effetto delle riforma, l’atto votato ieri tornerà adesso in Giunta per essere adeguato ai nuovi principi contabili.

Il consuntivo, che doveva essere approvato entro il 24 ottobre e per il quale la Regione aveva nominato un commissario ad acta, era arrivato in aula con il parere favorevole dei revisori dei conti e della commissione Bilancio. Il presidente dell’organo consiliare, Alessandro Acquaviva, ha chiarito che i dati forniti dagli uffici sono stati analizzati dettagliatamente e che risultano soddisfatti gli equilibri di bilancio.

La relazione introduttiva è stata del ragioniere generale, Giorgio Giannì. Il Comune ha chiuso il 2014 con un avanzo di amministrazione di 42,4 milioni di euro, frutto della differenza tra residui attivi (tuttavia non tutti sicuramente esigibili) e residui passivi. Le entrate sono state pari alle uscite, 136 milioni 478 mila 166,11 euro, ma bisogna registrare un maggiore ricorso alle anticipazioni di tesoreria per circa 400 mila euro. Inoltre, la gestione finanziaria ha consentito di rientrare nel patto di stabilità per circa 3 milioni e di avere un netto patrimoniale con il segno positivo.

Tuttavia, l’avanzo di amministrazione non è tutto nella disponibilità dell’Ente. Diciannove milioni, infatti, vanno a costituire il fondo per i crediti di dubbia esigibilità; 6 milioni sono a destinazione vincolata (stabilizzazione dei precari e contributi per il recupero degli stabili privati in Ortigia). I restanti 17 milioni, su decisione della Giunta, restano bloccati in vista delle pendenze giudiziarie in corso e le relative spese legali. In ogni caso, ha spiegato Giannì rispondendo a una domanda della consigliera Cetty Vinci, le norme limitano l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione prioritariamente: ai debiti fuori bilancio; agli investimenti; alle spese correnti di carattere non continuativo.

Il confronto politico è stato aperto da Salvatore Castagnino che ha stigmatizzato l’assenza del sindaco, del vice, di gran parte degli assessori e dei dirigenti “chiamati a fornire i chiarimenti necessari”. Castagnino ha parlato di comportamenti che “mortificano il Consiglio” e ha annunciato l’immediato abbandono dell’aula in segno di protesta.

Cetty Vinci ha contestato all’Amministrazione gli scarsi risultati ottenuti nella lotta all’evasione tributaria, con la quale si riuscirebbe a recuperare solo la metà della tasse non pagate, e l’accresciuto ricorso alle anticipazioni di tesoreria. Poi ha evidenziato gli scarsi tagli rispetto alle previsioni, specie per le utenze telefoniche.

Per Salvo Sorbello “quello del 2014 è il consuntivo dei record negativi”, facendo riferimento ai tempi lunghi per l’approdo in aula, all’aumento del prelievo fiscale e alla scarsa raccolta della tassa di soggiorno, circa la metà delle previsioni. Poi ha evidenziato l’assenza dal fascicolo dei bilanci delle società partecipate. Su questo punto, i ragioniere generale ha evidenziato che non si tratta di documenti dei quali sia prevista obbligatoriamente la presenza e che gli atti in possesso degli uffici sono stati comunque depositati. Giannì ha risposto anche sul prelievo tributario affermando che la cifra più alta iscritta a bilancio è dovuta anche al fatto che dal 2014 nella stessa voce si aggiunge il contributo erariale proveniente dallo Stato, chiamato Fondo di solidarietà comunale.

Infine, Simona Princiotta ha chiesto un breve rinvio della seduta vista l’assenza dell’aula del sindaco, di molti assessori e del presidente dei revisori dei conti. Per la consigliera sarebbe stato utile avere chiarimenti e notizie dirette sulle procedure di spesa, specie in riferimento alla tassa di soggiorno per la quale non sarebbe stata rispettato il criterio della spesa in dodicesimi. Princiotta ha inoltre chiesto al presidente del consiglio comunale, Leone Sullo, di essere più risoluto nel pretendere la presenza in aula della Giunta e dei dirigenti durante le sedute. La proposta di rinvio è stata bocciata con 16 no, 7 sì e 5 astensioni. Il consiglio tornerà a riunirsi domani alle 9,30 per il question time. Sono state presentate in tutto 12 interrogazioni.

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