Asili nido, telesoccorso e impianti sportivi: la Procura insiste
Al centro dell’attenzione della Procura della Repubblica di Siracusa ci sono tre aspetti della gestione dell’attività amministrativa pubblica siracusana. Il bando per l’affidamento degli asili nido è stato oggetto di un intervento sulla stampa da parte della consigliera comunale Simona Princiotta, la quale, nel luglio dello scorso anno, ebbe a criticare la scelta operata. Insieme col deputato nazionale Pippo Zappulla, la Princiotta disse, tra l’altro: “Ho avuto modo di sostenere la scelta del bando pubblico per ogni servizio direttamente riconducibile al Comune di Siracusa. Considero quindi giusta e sacrosanta la decisione assunta dall’amministrazione comunale dell’emanazione del nuovo bando pubblico per gli asili nido. Con altrettanta fermezza, però, affermo che così com’è stato elaborato non va e non può funzionare”. La Princiotta ritenne incomprensibile “la divisione in comparti che sembra già configurare ‘casualmente’ una sorte di geografia dei 4 vincitori. Vengono inserite gravi restrizioni che consentono la partecipazione al bando solo alle imprese che hanno gestito per almeno 3 anni asili comunali realizzando, in tal modo, il paradosso di ‘tutelare’ le imprese che attualmente gestiscono il servizio (solo per affidamento diretto) ma non di garantire adeguatamente i lavoratori già impegnati”.
L’altra questione attiene al servizio di telesoccorso. La consigliera comunale del Pd disse di volerci vedere chiaro, firmando una richiesta di accesso a ogni atto collegato al servizio dato in gestione dal Comune. La Princiotta chiese al segretario generale il parere di regolarità sulla determina numero 135. Scrisse che a suo parere erano somme non dovute dall’amministrazione comunale e chiedeva di sapere se la società avesse ottenuto regolare autorizzazione a proseguire il servizio, per quanti assistiti e se esistessero le relazioni degli assistenti sociali per ogni singolo utente. La risposta degli uffici comunali non tardò ad arrivare. Agli inizi di maggio dello scorso anno, sia la delibera di circa 2 milioni di euro per differenze contrattuali richiesti dai gestori degli asili nido sia della determina sul telesoccorso sono stati bloccati perché erano somme non dovute.
L’altro capitolo dell’inchiesta riguarda la gestione degli impianti sportivi. Il 22 marzo dello scorso anno, sempre la consigliera comunale Simona Princiotta, in sede di conferenza stampa, ha puntato il dito su tale argomento e, attraverso un atto d’indirizzo, accese i riflettori sui cosiddetti campi periferici, che a Siracusa sono quattro. “Ad eccezione di quello di via Lazio, che paga un canone di circa 8.000 euro – disse la Princiotta – sono stati tutti concessi in gestione a prezzi irrisori: esattamente la media di 200 euro l’anno in ragione delle carenti condizioni strutturali. E’ del tutto evidente che i gestori, nel firmare le convenzioni hanno espressamente dichiarato di accettare le strutture nello stato in cui si trovavano e nonostante ciò impegnandosi a una manutenzione ordinaria. Oggi la situazione è davvero paradossale e suona come una beffa: i gestori giustificano l‘inadempienza della manutenzione con la mancanza della straordinaria che è a carico dell’amministrazione..
Quanto al campo scuola Di Natale, la Princiotta aveva, in quella circostanza, annunciato la presentazione di “uno specifico emendamento al regolamento a favore della trasparenza e della parità di trattamento nei confronti di tutte le associazioni. “I criteri già individuati non si presentano, a mio avviso – disse – equi e rischiano di discriminare la gran parte della associazioni”.