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Pallanuoto, l’Ortigia perde di misura contro il Trieste

C.C Ortigia: Patricelli, Siani, Abela 1, Puglisi, Di Luciano 2, Lisi 1, Camilleri 5 (1 rig.), Ivovic 1, Rotondo, Danilovic 2, Vinci, Casasola, Negro. All. Luigi Leone.

PN Trieste: Jurisic, Podgornik, Patronio 6, Ferreccio, Giorgi 1, Giacomini, Popovic 1, Rocchi 1, Elez, Berlanga, Guimaraes 4, Mezzarobba, Vanell. All. Stefano Piccardo.

Arbitri: Luca Castagnola e Massimo Savarese.

Note: Parziali 4-4, 2-5, 3-2, 3-2. Spettatori 300. Superiorità numeriche Ortigia 8/15 + 1Rig., Trieste 8/17. Espulsi per limite di falli Lisi (O), Rotondo (O), Ivovic (O), Rocchi (T), Petronio (T).

L’Ortigia cede di misura nella sfida contro la Pallanuoto Trieste. Alla “Caldarella” finisce 12-13 al termine di una gara giocata sicuramente meglio dagli ospiti. I ragazzi di Gino Leone hanno patito un inizio di match troppo contratto, che li ha costretti, alla lunga, a dover rincorrere i vantaggi degli alabardati. Petronio, top scorer dell’incontro, ha trascinato i suoi già dalle prime battute, mentre per l’Ortigia ha risposto Camilleri, anche oggi il migliore dei biancoverdi.

Nonostante la buona percentuale di gol in superiorità numerica nei primi due tempi, Patricelli e compagni hanno però sofferto la migliore concentrazione dei triestini, più cinici sotto porta e attenti in difesa. Esce quindi vittoriosa la squadra di mister Piccardo, che trova i primi tre punti della stagione, mentre per i biancoverdi arriva la quarta sconfitta in campionato.

Da lunedì si tornerà subito in acqua per preparare la gara di Napoli contro l’Acquachiara, in programma mercoledì pomeriggio nel turno infrasettimanale.

“Oggi c’è poco da dire – è il commento di Gino Leone a fine partita. Il Trieste ha meritato la vittoria e a noi rimane tanta amarezza per aver perso l’ennesima partita contro una diretta concorrente alla salvezza. Abbiamo iniziato la gara con poca convinzione, subendo subito troppi gol, segno che evidentemente sentivamo troppo questa sfida. Siamo venuti fuori soltanto negli ultimi due quarti di gioco e dovremo ripartire da qui, perché ho visto nei ragazzi una reazione. Dobbiamo lavorare tantissimo, perché serve approcciarsi in maniera diversa alle partite e capire che in A1 ogni squadra gioca con la massima intensità e non regala nulla all’avversario – ha concluso il tecnico aretuseo.”

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