Noto, dispersione scolastica: denunciate 381 persone
Sono stati pertanto avviati accurati accertamenti al fine di verificare le reali motivazioni alla base delle assenze ingiustificate di un così elevato numero di bambini: individuati con esattezza gli assenti “cronici” con riferimento all’anno scolastico 2014/2015, i Carabinieri hanno contattato i servizi sociali del comune al fine di appurare situazioni di reale impedimento nonché per dare inizio a concrete azioni di recupero in favore di tali giovani. Al termine di tali verifiche i Carabinieri hanno deferito all’Autorità Giudiziaria 99 persone ritenute responsabili dell’ipotesi di reato prevista dall’articolo 731 del Codice Penale, ovvero l’inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori.
Tale attività si somma a quelle condotte nella prima parte dell’anno dalla Stazione Carabinieri di Noto e che, con analoghe metodologie investigative, aveva portato al deferimento in stato di libertà di altre 282 persone ritenute responsabili della medesima ipotesi di reato.
I Carabinieri continueranno a vigilare con la massima attenzione sul fenomeno della dispersione scolastica, ponendo periodicamente in essere analoghe verifiche al fine di contrastarne la diffusione e prevenirne le gravi conseguenze a livello sociale: infatti, sottrarre i bambini al naturale percorso di istruzione impedendo loro un corretto sviluppo culturale ed un corretto inserimento nel mondo sociale determina inevitabilmente conseguenze deleterie sulla loro crescita, limitandone fortemente le possibilità di scelta futura, specialmente nel mondo del lavoro, consentendo sin dalla tenera età di alimentare le fila della delinquenza giovanile, terreno fertile da cui sono purtroppo solite attingere le organizzazioni criminali.
Al riguardo il Comandante Provinciale, Col. Luigi Grasso, dichiara: “Il fenomeno della dispersione scolastica è, purtroppo, molto presente in provincia ed ha costi e conseguenze sociali; per questo è indispensabile fare prevenzione ed individuare interventi sistematici che andranno adattati ad ogni singola realtà territoriale. Ribadisco che l’Arma dei Carabinieri è vicina al mondo della scuola e continuerà ad esserlo attraverso ogni forma possibile di collaborazione. I ragazzi costituiscono una risorsa preziosa ed è giusto confrontarsi con loro anche al fine di individuare le migliori linee d’azione”.