Augusta, sindaco diffidato a bonificare il campo sportivo
A seguito della sentenza della Corte di Giustizia Europea del dicembre 2014 con la quale l’Italia è stata condannata a pagare in rate semestrali oltre 80 milioni di euro l’anno per la mancata bonifica delle discariche, il Presidente del Consiglio dei Ministri, con una nota datata 15 dicembre 2015, ha formalmente diffidato il Sindaco di Augusta ed il Presidente della Regione a provvedere alla bonifica dell’ex campo sportivo di Augusta. Avverte inoltre, che farà ricorso al commissariamento nel caso in cui non si provveda entro i termini assegnati ad adempiere a tale decisione.
Il Presidente del Consiglio – si legge – sottolinea che l’area da gioco contaminata con ceneri di pirite ricade all’interno del Sito di Interesse Nazionale ai fini delle bonifiche, che a giugno 2015 è stato sottoscritto un accordo di programma per il risanamento delle aree contaminate tra i Ministeri e la Regione e che il Ministero dell’Ambiente ha finanziato i lavori con circa 6 milioni e mezzo di euro – diffida il Comune e la Regione a predisporre il progetto di messa in sicurezza permanente dell’area entro 90 giorni e ad approvarlo entro i successivi 30 giorni, ad affidare i lavori entro i successivi 60 giorni, ad eseguire i lavori entro i successivi 90 e a rilasciare il provvedimento di conclusione del procedimento nei successi 30 giorni. A qualcuno forse sembreranno pochi 300 giorni, ma sono passati più di 10 anni da quando il campo sportivo è stato chiuso e niente è stato fatto in oltre un decennio per togliere un solo grammo di arsenico. “Non si può concedere più tempo a chi ha sprecato troppo tempo a spese dell’ambiente e della collettività – spiega Legambiente Sicilia – La diffida non lo dice ma è altamente probabile che in caso di ulteriore inadempienza la sanzione comminata dalla Corte Europea (400.000 euro l’anno per ogni sito non bonificato dai rifiuti pericolosi) venga addossata dal governo nazionale all’Amministrazione Comunale o alla Regione. Sappiamo bene che le minacce di commissariamento e di multe salate non sono finora servite a cambiare o a risolvere le scandalose vicende della disastrosa gestione dei rifiuti e delle mancate bonifiche in Sicilia. È però vitale – conclude – e doveroso nei confronti di Augusta e della salute dei suoi cittadini che questa storia infinita della bonifica del campo sportivo e delle aree limitrofe venga portata a termine. Ci aspettiamo quindi che l’Amministrazione comunale attivi tutte le sue competenze ed energie – incalzando anche la regione – perché si giunga finalmente a mettere la parola fine allo scandalo ed ai guasti.
F.G.