Sì alle libere forme associative e alla strada del vino
Il Consiglio comunale, oggi riunito in seconda convocazione per approvare il Regolamento istitutivo dell’albo delle “Libere forme associative” e altri 4 punti, tra cui l’adesione di Siracusa alla “Strada del vino del Val di Noto”, è stato aggiornato a lunedì 8 febbraio alle 18.
I lavori odierni sono ripresi dalla votazione di un emendamento della II Commissione all’articolo 2 e sono poi proseguiti con l’approvazione dello stesso articolo e di quelli successivi, fino al 7. Con essi si regolano l’istituzione dell’Albo cui potranno iscriversi le associazioni di volontariato e di promozione sociali, le fondazioni, i comitati, le ONG e le ONLUS che operano sul territorio “per il perseguimento di fini sociali, civili, curturali, scientifici ed educativi, sportivi, turistici, ambientali e di tutela del patrimonio storico-artistico e culturale”; si stabiliscono i requisiti e le procedure di iscrizione, le modalità di aggiornamento e di revisione, ed i presupposti che fanno venire meno la permanenza nell’Albo di tutti gli organismi prima iscritti. La trattazione dell’articolo 8 del Regolamento, riguardante i diritti che dall’iscrizione all’Albo conseguono per le associazioni, ha aperto un lungo dibattito al termine del quale il presidente Santino Armaro ha proposto, e l’aula approvato, l’aggiornamento della seduta a lunedì prossimo “Per evitare- ha detto Armaro- di perdere tutto il lavoro fatto dalla II Commissione e dal Consiglio”.
Il dibattito era stato aperto dal consigliere Salvo Sorbello per il quale, “L’articolo 8, nella parte in cui prevede la concessione, per la loro attività, di benefici economici in via prioritaria alle associazioni iscritte nell’Albo rispetto a tutte le altre associazioni, rende evidente il contrasto del Regolamento in discussione con quelli già approvati in materia di contributi e patrocini. L’impressione – ha concluso Sorbello – è che questo Regolamento superi i precedenti”.
Argomento ripreso anche dal consigliere Salvatore Castagnino che lamentando l’assenza nel Regolamento “Di criteri ed organismi preposti all’individuazione dei benificiari delle provvidenze, di fatto trasforma l’Albo in una sorta di baronato affidato alla discrezionalità dell’Amministrazione, utile passpartout per superare i limiti dei Regolamenti sui contributi e sui patrocini, utile a controllare di fatto le associazioni cittadine”.
Se per il consigliere Giuseppe Assenza il “Regolamento ha senso solo se l’iscrizione all’Albo costituisce un requisito, altrimenti è aria fritta”, per il consigliere Gaetano Firenze “Ci troviamo di fronte ad un atto inopportuno: approvandolo avremmo due disposizioni sulla stessa materia, con la differenza che il Regolamento sui contributi è avvenuto con voto unanime del Consiglio, mentre questo sta avvenendo a maggioranza. La strada da seguire è quella della condivisione, riscriviamo insieme il Regolamento, dopo avere ritirato il provvedimento oggi in discussione”.
Richiesta condivisa anche dai consiglieri Castagnino e Cetty Vinci. Quest’ultima ha parlato di “Atto viziato da gravi errori e da evidenti incongruenze tecniche ed amministrative che lo mettono in contrasto con i Regolamenti sui contributi e sui patrocini”.
Per il consigliere Carmen Castelluccio il Regolamento è uno strumento che serve invece a “Valorizzare l’associazionismo. Nessun contrasto con lo Statuto comunale – ha continuato Castelluccio- se guardiamo agli articoli 5, 57 e 58. E nessuna valenza politica visto che ci troviamo davanti ad provvedimento condiviso dal Consiglio, che attraverso la II Commissione se n’è occupato direttamente apportando alcuni emendamenti. Atto ulteriormente emendabile e migliorabile, per dare regole che valorizzino l’associazionismo. Non si facciano insinuazioni insopportabili”.
Se per il consigliere Cristina Garozzo “L’atto è emendabile ulteriormente per armonizzarlo con i Regolamenti sui contributi, ancora non in vigore al momento della discussione in Commissione del Regolamento sull’Albo” per il consigliere Antonio Bonafede il “Consiglio sta sbagliando perché l’art. 58 dello Statuto riguarda le Consulte e non le associazioni”.
Da un punto di vista tecnico è toccato al dirigente, Rosaria Garufi, spiegare come il “Regolamento non crei qualcosa di nuovo o di diverso, visto che all’articolo 11, rinviando comunque alla normativa vigente, lo armonizza con le altre disposizioni di legge in vigore assorbendo quindi tutti gli eventuali contrasti”. Argomentazioni ribadite anche dal segretario generale, Danila Costa, che rispondendo al consigliere Simona Princiotta, intervenuta sul punto, ha confermato come “Con l’approvazione dei Regolamenti in materia di patrocini e contributi l’Ente abbia adempiuto agli obblighi in materia di anticorruzione”.
Chiudendo il dibattito, il consigliere Alberto Palestro ha chiesto all’Amministrazione di “Ritirare l’atto perché i dubbi emersi non sono superabili da eventuali emendamenti proposti in aula. La posizione del nostro gruppo – ha concluso – è per un approfondimento sul testo, per giungere in aula con una atto condiviso da tutti i consiglieri”.