Pippo Basso: “Non c’entro nulla con il cuffarismo politico”
Proseguono le polemiche sollevate dall’adesione al partito democratico da parte del sindaco di Carlentini, Pippo Basso, salutata sabato scorso dalla presenza a Siracusa del segretario regionale Fausto Raciti. Polemiche sollevate dal simndaco di Siracusa, Garozzo, e dalle parlamentari Amoddio e Di Marco, sull’opportunità che Raciti, impegnato in un’opera moralizzatrice a livello regionale, possa essere venuto a Siracusa per benedire l’adesione di Basso. Alle repliche del segretario provinciale Alessio Lo Giudice, e di Turi Raiti, si aggiunge una lettera aperta, scritta proprio da Basso, che pubblichiamo nella sua interezza.
Con riferimento alle polemiche sollevate da alcuni autorevoli esponenti del Partito Democratico siracusano, in ordine alla mia adesione al Partito Democratico, mi sembra doveroso precisare e correggere alcune inesattezze dovute alla disinformazione ed alla limitata conoscenza della mia storia politica. Il sottoscritto non ha vissuto quegli anni del cosiddetto “cuffarismo politico”, in quanto in quel periodo non ricoprivo nessun ruolo né politico, né amministrativo, né aderivo a qualche partito, ma ero dedito in modo esclusivo alla mia attività professionale, come qualunque libero cittadino. Voglio ricordare agli autorevoli dirigenti del Partito democratico che la mia unica esperienza politica, ormai lontana nel tempo, è stata quella del cattolicesimo democratico, che certamente non rinnego e di cui non ho vergogna ancor oggi.
Nel 2008, fui sollecitato da vari partiti locali sia del centro-destra che del centro-sinistra, a rendere un “servizio” – inteso nell’accezione più alta del termine – alla mia Città, a cui sono profondamente legato e di cui sono estremamente orgoglioso, insieme a tutti coloro i quali hanno condiviso insieme a me,in questi anni, questa esperienza così esaltante di buona amministrazione. Mi assunsi la responsabilità di guidare una giunta di salute pubblica che coinvolgeva tutte le principali forze politiche del territorio, da Forza Italia al Partito Democratico, a cui venne attribuito un ruolo preminente nella compagine amministrativa; il mio coinvolgimento, in quella occasione è stato principalmente di natura amministrativa e non politica. Tale esperienza risultò estremamente positiva per la vita della nostra Città, dopo anni durante i quali la politica aveva realizzato forti disastri, difatti trovammo solo macerie e debiti.
Nel 2013, dopo alcune incomprensioni con i rappresentanti locali del Partito Democratico, ed in seguito all’incontro con un autorevole esponente del Partito Democratico, il Presidente Crocetta, a cui ancora oggi va il mio ringraziamento sia per l’incitamento a continuare nel mio impegno amministrativo sia per la vicinanza che mi ha dimostrato negli anni a seguire, fui ricandidato a Sindaco con la lista del Megafono. Tutto ciò dimostra palesemente come io mi sia sempre mosso nell’area del centro-sinistra.
Nel corso degli anni, è stato recuperato lo strappo con il Partito Democratico, infatti oggi tale forza politica è la protagonista dell’amministrazione della mia Città. Inoltre, a proposito di coerenza che ognuno deve avere, voglio ricordare agli autorevoli esponenti del Partito Democratico siracusano che, in occasione delle elezioni europee del 2014, mi sono speso e ho fatto campagna elettorale a sostegno del Partito Democratico e per alcuni rappresentanti di varie componenti del partito, e credo che i risultati dell’apporto dato siano ampiamente verificabili.
Oltre a quanto fin qui detto, una serie di altri eventi quali: la nuova segreteria provinciale del Partito Democratico, nella persona di Alessio Lo Giudice, nonché la conoscenza, in occasione di una Festa dell’Unità di Carlentini, del segretario regionale del partito, Fausto Raciti, di cui apprezzai parecchio l’incoraggiamento e la lucidità politica, hanno contribuito a delineare un percorso che mi ha portato ad una adesione ufficiale al Partito Democratico.
La mia volontà è quella di entrare in punta di piedi all’interno del partito. Ritengo necessario dare un contributo al fine di rendere il Partito Democratico più presente nel territorio. In questo percorso, non posso non vedere come miei punti di riferimento gli attuali dirigenti provinciali, nella persona del segretario, Alessio Lo Giudice, ed il segretario regionale, Fausto Raciti. Ringrazio quest’ultimo, per aver contribuito in modo determinante a questa mia scelta, e per essere stato presente, dietro mia sollecitazione, alla conferenza stampa che ha ufficializzato la mia adesione.
Lungi da me il poter pensare che la mia partecipazione al Partito Democratico potesse generare un simile disagio all’interno del partito, per una serie di dinamiche interne che al momento non mi appartengono.
La mia è stata una scelta libera e convinta. Strada facendo mi accorgerò e valuterò personalmente quali saranno i miei compagni di viaggio futuri all’interno del partito. Nel concludere, vi pregherei di tirarmi fuori dalle attuali polemiche in ordine al tesseramento in Sicilia, di cui non conosco né i termini né i contenuti.
Giuseppe Basso
Sindaco di Carlentini
CAFEO E PUPILLO: “RACITI SI E’ PRESTATO A UN’INIZIATIVA DI PARTE”. Dichiarazione congiunta di Giovanni Cafeo ed Enzo Pupillo, dirigenti regionali del Partito Democratico della Sicilia. La leggerezza con la quale Alessio Lo Giudice, nel suo ruolo di segretario provinciale unitario del Partito Democratico di Siracusa, si è prestato ad assecondare un’iniziativa di parte del segretario regionale all’interno di un confronto aspro che anima il partito siciliano, impone una seria riflessione.
Le reazioni maliziose dei suoi amici e sostenitori alle dichiarazioni delle deputate Sofia Amoddio e Marika Cirone e del sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo non lo aiutano.
Al di là del merito dell’adesione del sindaco di Carlentini, la cui storia imponeva comunque maggiore accortezza, Lo Giudice è venuto maldestramente meno alla funzione di equilibrio che gli era stata assegnata. Sulla situazione venutasi a creare nel Partito Democratico di Siracusa nei prossimi giorni faremo una valutazione approfondita insieme ai vertici regionali delle sensibilità che si riconoscono nella figura del Presidente del Consiglio e Segretario Nazionale Matteo Renzi.