Noto, i vertici del Pd a sostegno della candidatura di Bonfanti
“Prosegue l’impegno del Pd per la città che vorremmo, lavoro, efficienza, solidarietà, legalità, con Corrado Bonfanti Sindaco” questo il titolo dato all’incontro di domenica mattina nella sala conferenze dell’ex Convitto Ragusa a Noto. Sala piena ed attenta ai tanti interventi programmati, assente solamente il deputato regionale Cirone De Marco, che hanno focalizzato l’attenzione in primis sul percorso di questi cinque anni e poi su come si affronterà la campagna elettorale, ed a tal proposito non sono mancati messaggi agli attuali competitors ed anche sottili, ma non troppo, stilettate verso chi sta creando movimenti e liste civiche. Ad aprire ed a moderare la mattinata è stato il Segretario cittadino Emanuele Della Luna: “Arrivati quasi alla scadenza del mandato elettorale, dopo quasi 5 anni che ci hanno visti impegnati con il sindaco Bonfanti nell’amministrazione della città, pensiamo di poter fare un bilancio di tutto quello che si è stati capaci di progettare e realizzare di quel che era scritto sul programma di “Progetto Noto”. Bene, per quanto ci riguarda consideriamo tutto quanto si è fatto un ottimo lavoro, specialmente se si valutano con attenzione le condizioni in cui era stata lasciata la città dopo 10 anni di amministrazione di centrodestra; pensate nessun progetto esecutivo da cui partire, nessun progetto preliminare da poter utilizzare immediatamente per far partire la macchina amministrativa era disponibile, solo un grande deserto davanti, che ci ha fatto perdere del tempo prezioso nel mettere in moto la macchina amministrativa”. E nel ricordare poi le cose realizzate Della Luna affronta anche tutti quei passi che ancora devono essere compiuti. “Abbiamo anche la consapevolezza che molto rimane ancora da fare, per questo ci presentiamo ai cittadini certi di essere credibili quando diciamo che noi siamo al governo della città per fare gli interessi di tutta la collettività. E’ chiaro che queste sono solo delle indicazioni di massima, il programma lo scriveremo insieme con il sindaco e sarà il programma della coalizione”. Ed ecco gli ospiti, primo fra tutti Bruno Marziano, Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione: “Noi siamo alleati leali e ci mettiamo la faccia, in questi anni siamo stati un pezzo importante e oggi saremo il partito che sosterrà la candidatura del sindaco Bonfanti. Lo facciamo perchè partiamo da un giudizio positivo di questi cinque anni, adesso serve il secondo quinquennio perché si porti a compimento il percorso intrapreso. E Corrado Bonfanti è “l’usato sicuro” e ci da tutte le condizioni per ripresentarci alla città con un candidato credibile. Sulla campagna elettorale posso dire che il programma dovrà essere arricchito dal confronto con i cittadini e che, altro elemento, la nostra lista sarà forte ma non autoreferenziale”. Prende l’argomento
un po più su temi di interesse generale Sofia Amoddio, Commissione Giustizia Camera dei Deputati: “Il pd è un partito che sa rinnovarsi e mi riferisco a tutta l’azione del governo, sull’economia del lavoro, la scuola, con l’alternanza scuola lavoro e così via. Sul terreno della campagna elettorale vedo la continua costituzione, qui ce ne sono almeno 8 già, di movimenti che si trasformeranno in liste civiche, questo è un chiaro segno di una frantumazione. Tornando al nostro candidato, Corrado Bonfanti è serio e competente e gli faccio il mio personale “in bocca al lupo”. Entra più nello specifico il Segretario provinciale del Pd Alessio Lo Giudice: “Ringrazio il circolo cittadino per l’organizzazione di questo momento così ben riuscito ed anche io parto da un ragionamento su quello che sin qui si è fatto. Il rilancio culturale della città con Bonfanti è un fatto ed una delle cifre politiche più significative è proprio l’aver creato un modello di sviluppo che segue naturalmente la vocazione del territorio e che deve diventare da esempio. Il mio intervento vuol essere anche un invito affinché l’asse “Impegno per Noto” (movimento del Sindaco Bonfanti, n.d.r.), e Pd deve consolidarsi su principi etici, morali, e di legalità”. E qui Lo Giudice fa un inciso, applaudito “Aspetti che si tirano fuori perché sembrano un modo per costruirsi il proprio spazio”, il riferimento alla frattura interna al Pd netino, ai più è sembrato ovvio. “Noi non miriamo a posizioni egemoniche e non dobbiamo nemmeno lavorare per avere qualcuno in più”, e questo forse è un riferimento ad altre forze. “Chiudo sottolineando che il sostegno del partito non poteva essere più consistente con la giornata odierna, che è assunzione di responsabilità, a totale sostegno del Sindaco Bonfanti, E nessun altro candidato oggi a Noto, può vantare tanto”. Dopo Lo Giudice, parola a Giuseppe Zappulla, Commissione Lavoro Camera dei Deputati: “I momenti dialettici in questi cinque anni non sono mancati, ma quello che è importante è che la città sia consegnata in maniera migliore rispetto a cinque anni fa e noi ci mettiamo nuovamente la faccia” premessa per giungere ad una affermazione che ha destinatari ben precisi “Quando uno sta dentro una amministrazione per due o tre anni e ne esce a pochi mesi dalle elezioni, mi fa diffidare. Le condizioni per una condivisione o non c’erano nemmeno prima o continuano ad esserci anche oggi”, applauso, e chiude: “Noto deve diventare ancor di più la capitale della cultura, iniziamo questo percorso insieme dove ognuno di noi , ai diversi livelli, può dare il suo contributo”. E prima di sentire il Sindaco breve l’intervento del neo segretario dei Giovani Democratici Jacopo Baldacchino: “È innegabile la fase di scontro avuta tra noi e la segreteria cittadina, ma occorre superare ed andare avanti. Noi saremo protagonisti attivi e attente sentinelle”. La lunga mattinata al Convitto si avvia alla sua conclusione, prima con Corrado Bonfanti e poi con il Segretario Regionale Fausto Raciti. “Io ho incontrato in questi cinque anni delle persone perbene e voglio ricordarne una in particolare l’amico Corrado Bianca, (scomparso poco più di un anno fa, sala commossa ed in piedi per un lungo applauso, n.d.r.). Incontri che ti toccano prima come uomo e poi come amministratore e questo è quello che mi ha molto legato al partito democratico, oltre che per una condivisa volontà del bene comune. Il motto che io vorrei oggi lanciare è che dobbiamo commettere meno errori, il secondo mandato dovrà essere caratterizzato proprio da questo. Ho fatto tesoro delle critiche ricevute ma la mia grande soddisfazione è che la mia città oggi ha un ruolo nazionale ed internazionale e in questa occasione ho il piacere di annunciare che il Segretario12 maggio avremo la visita del Presidente della Repubblica”. E tornando sulla sua Amministrazione: “Ho ricevuto in questi anni tante persone, calendarizzando sistematicamente incontri con i miei cittadini e molte persone presenti hanno avuto la possibilità di parlare con me su temi di interesse familiare e che riguardano la città. Ditemi se qualcuno di voi durante questi colloqui è stato influenzato da discorsi politici. Questo per dirvi che non c’è mai stato un discorso di tornaconto o appartenenza politica, ma solo venire incontro alle esigenze della gente e del territorio. Sfido l’associazionismo attivo di questa città e colori i quali rappresentano qualsiasi tipo di movimento, chiunque abbia chiesto qualcosa, se si sia sentito dire no dal sindaco. Quindi perché si parla tanto oggi di democrazia partecipata? Di cosa stiamo parlando, se il sindaco ha sempre aperto le porte a tutti? Nessuno ha mai avuto la porta chiusa, tutti svolgeranno sempre attività sociale in questa città. Ditemi se questa non è partecipazione attiva. In una trasmissione locale fui accusato da un mio competitor della cattiva gestione del Teatro Comunale: il precedente direttore teatrale Corrado Russo non aveva messo a disposizione il teatro per alcuno, si facevano solo gli spettacoli in cartellone e basta. Da quando lo abbiamo rimosso e scelto un non netino come Sebastiano Lo Monaco il teatro è aperto a tutti: scuole, associazioni teatrali, cittadini comuni, compagnie amatoriali, perché il teatro è il luogo di cultura per eccellenza della nostra città. Anche questa è democrazia partecipata. Chiudo spiegando perché mi ricandido e cioè per completare quanto iniziato e perché la nostra idea sviluppo si consolidi. E quindi mi riferisco al milione e 800 mila euro per il Museo Civico, il completamento del Museo di Arte contemporanea al Palazzo Astuto, l’avvio dei lavori contro erosione costiera per circa 12 milioni di euro, completare l’opera dell’housing sociale per una spesa di 9 milioni di euro, i 700mila euro a fondo perduto stanziati per la riqualificazione del Liceo Scientifico dell’Immacolata, un milione e 200mila euro per la riqualificazione dell’ex latteria di via Fazello in centro polifunzionale, un milione e 400mila euro per il rifacimento delle strade del Piano alto. Cioè l’aver investito circa 30 milioni di euro di fondi pubblici per questa città. Noi sappiamo come fare, lo abbiamo fatto, lo vogliamo continuare a fare, la nostra è una macchina di altissima velocità, abbiamo un pilota che ha commesso errori ma ha dimostrato di saperla guidare e fino a quando la bandiera a scacchi non sancirà il termine del percorso, andremo avanti. Ogni altra soluzione rappresenterà l’interruzione di un percorso che questo territorio e questa città non si possono permettere”. La chiusura è stata suggellata dal lungo applauso dei presenti per poi ascoltare le parole del vertice del Pd, il Segretario Regionale Fausto Raciti: “Spero di non offendere nessuno se parto dall’ovvio: Noto è una città dove le saracinesche non si chiudono, ma si aprono e
ciò assume maggiore valenza considerato che ci troviamo in un momento storico molto difficile. E questo è indice di capacità. Non esiste una politica del turismo senza una politica della sanità e così via, l’amministrazione uscente è stata capace di farlo creando un modello che è valido per la Sicilia intera, che parte da un elemento specifico per tenere insieme tutte le esigenze di vivibilità. Questo è l'”ovvio” segreto della vostra amministrazione e noi siamo qui perché siamo fieri del lavoro fatto in questa comunità . Adesso faccio un semplice appello: per riempire di contenuto la parola sviluppo occorre guardare con curiosità, con interesse e con passione quello che è successo in questa città e raccontare questa amministrazione fuori dalla città. Io affermo che le elezioni le vincerai, e il tuo avversario sarai tu stesso e i tuoi cinque anni precedenti, ma sono sicuro che ti supererai, e allora buon lavoro e buona campagna elettorale”.
Emanuela Volcan