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Al via il confronto sulle linee guida del piano regolatore

Il consiglio comunale ha incardinato stamattina la discussione sulle linee guida per la revisione del piano regolatore. Un provvedimento il cui iter è ancora alle battute iniziali e che oggi  l’assise ha affrontato in termini generali per poi fissare – su proposta del presidente Santino Armaro – al 21 marzo il termine per la presentazione degli emendamenti. A causa della mancanza del numero legale, sono slittati a domani gli altri argomenti all’ordine del giorno, ad eccezione della proposta sulla modifica del regolamento sulle commissioni consiliari che, su richiesta di Enrico Lo Curzio, è stata rimandata alla conferenza dei capigruppo.

Prima di affrontare l’ordine del giorno, Salvo Sorbello è intervenuto sulle ragioni che due sedute fa hanno spinto l’opposizione ad abbandonare l’aula, facendo mancare il numero legale, in segno di protesta la mancata calendarizzazione di alcuni argomenti proposti dai consiglieri di minoranza. Sul punto, nei giorni successivi, è intervenuto il segretario generale con una lettera e Sorbello ha evidenziato come il contenuto della nota abbia dato ragione all’opposizione; se gli stessi argomenti fossero stati riferiti in aula, ha aggiunto, nessuno avrebbe abbandonato l’aula.

Sugli argomenti portati stamattina in aula, è intervenuto Elio Di Lorenzo contestando l’inserimento della proposta sulle commissioni consiliari. Di Lorenzo ha ricordato che sullo stesso argomento, l’1 marzo, egli stesso come primo firmatario e altri 12 consiglieri comunali avevano presentato un ordine del giorno, sostenendo di conseguenza che il Consiglio dovesse affrontare questo atto e non la proposta di modifica del regolamento.

Superati gli interventi preliminari e approvati i verbali delle sedute precedenti, su invito del presidente Armaro, ha preso la parola l’assessore ai Lavori pubblici, Alfredo Foti, che ha relazionato sulle linee guida per la revisione del Prg, primo argomento in discussione. Foti ha detto che sul punto è in atto una ampia discussione e che l’obiettivo dell’Amministrazione è di approntare uno strumento che metta fine al consumo di suolo attraverso il recupero dei volumi edilizi esistenti in un’ottica di rigenerazione urbana e con intereventi di “rammendo” nelle periferie. Secondo Foti, il Prg deve recuperare il rapporto tra la città e il mare e deve valorizzare gli elementi di forza del patrimonio storico e ambientale, tenendo conto dei vincoli imposti dal piano paesaggistico e dal parco archeologico ma anche dei rischi idrogeologico e sismico. L’assessore Foti ha inoltre parlato della necessità di rivedere il sistema delle compensazioni poiché le aree destinate a servizi all’interno dei comparti sono di fatto inutilizzabili.

Il primo consigliere a prendere la parola è stato Fabio Rodante che ha lamentato la genericità delle informazioni fornite nel merito della cose da fare, indicando alcune priorità come la riqualificazione e la tutela della fascia costiera, il riordino degli ingressi Nord e Sud alla città e la valorizzazione delle zone storiche.

Francesco Pappalardo, invitando al rispetto delle procedure, ha ricordato che in discussione non c’è per ora il Prg ma le sue linee guida, cioè i criteri generali nel rispetto dei quali i tecnici devono poi presentare le proposte concrete.

 Tre le priorità indicate da Sorbello: prevenzione del rischio idrogeologico a causa della cementificazione; spopolamento di Ortigia, oggi a minimi storici per numero di residenti con connessi rischi di speculazioni immobiliari; abbattimento delle barriere architettoniche.

Infine, Massimo Milazzo ha accusato l’Amministrazione di non avere costituito un Ufficio che si occupi della modifica del Prg preferendo ricorrere al bando pubblico che apre la strada agli studi di ingegneria non siracusani.

Nelle replica, l’assessore Foti si è soffermato sulla necessità di spingere i costruttori al recupero dell’esistente (che, ha specificato, comporta onori di urbanizzazione più bassi rispetto alle nuove costruzioni) e, rispondendo a Rodante, ha detto che l’iter è ancora in una fase iniziale e che è presto per parlare di proposte specifiche. A Milazzo, Foti ha replicato che il Comune non ha al suo interno le competenze per occuparsi della revisione del Piano e che, dunque, dovrebbe ricorrere a consulenze esterne reperibili, in ogni caso, solo attraverso un bando pubblico. La discussione sulla modifica al regolamento sulle commissioni si è bloccata alle eccezioni preliminari, la prima delle quali è stata sollevata da Antonio Moscuzza che, oltre a eccepire problemi formali, ha sottolineato come stamattina a sostituire il segretario generale ci fosse la dirigente che ha sottoscritto l’atto, Loredana Caligiore, ponendo un problema di conflitto di funzioni.

Sorbello, dopo avere ricordato di avere rinunciato al gettone di presenza per i lavori in commissione, ha invitato i presidenti al rispetto della norma secondo la quale le riunioni degli organismi consiliari vanno convocati fuori dall’orario di lavoro. Poi ha sottolineato la delicatezza di una materia “che riguarda tutti” e rispetto alla quale i consigli comunali hanno ampio potere decisionale.

Di Lorenzo ha ripreso la parola per ribadire quanto affermato in apertura di lavori, argomentazioni alle quali ha replicato il presidente del consiglio comunale. “La proposta portata in aula oggi – ha detto Armaro – è trattabile e legittima”, assicurando poi Di Lorenzo sul buon funzionamento dell’ufficio dei consiglio comunale.

Per Salvatore Castagnino, il problema non è nella legge regionale che si occupa dell’attività dei consiglieri comunali, pensata per garantire la svolgimento della vita democratica e per dare a chi volesse la possibilità di occuparsi della cosa pubblica, ma dell’uso distorto fatto da singoli consiglieri.

Poi ha preso la parola Enrico Lo Curzio per chiedere il rinvio dell’argomento e subito dopo è intervenuto Giuseppe Impallomeni per mettere in guardia sul rischio che venga leso il diritto dei consiglieri comunali di svolgere fino in fondo il loro mandato.

Anche Simona Princiotta ha insistito sul rispetto della norma che prevede la convocazione delle riunioni fuori dell’orario di lavoro, evidenziando come nelle commissioni si stenti a raggiungere il numero legale. Poi, nel merito del provvedimento, ha lamentato il mancato passaggio della proposta dalla commissione Bilancio. Per ultimo è intervenuto Milazzo per chiede di discutere subito il provvedimento.

Prima del voto favorevole alla proposta di Lo Curzio, la dottoressa Caligiore è intervenuta per chiarire la correttezza della procedura e dell’atto e per spiegare che il passaggio in commissione Bilancio non era necessario perché non si tratta di una misura che impegna economicamente l’Ente in quanto non si occupa delle indennità dei consiglieri.

Il numero legale è mancato in sede di discussione del successivo punto all’ordine del giorno, relativo al regolamento sulla concessione dei contributi sportivi. Dopo la relazione dell’assessore allo Sport, Piepaolo Coppa, ha preso la parola Antonino Trimarchi chiedendo un rinvio in quanto nel fascicolo mancavano gli emendamenti della commissione consiliare competente. La proposta è stata messa ai voti ma in aula erano presenti solo 19 consiglieri.

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