Siracusa, uccide l’amico al culmine di un banale litigio: arrestato
Una banale lite tra due amici, è sfociata in tragedia. L’episodio è avvenuto la scorsa notte in piazza Cesare Battisti in Ortigia e a perdere la vita è stato un autosalonista siracusano, Francesco Iraci di 47 anni, ucciso in maniera non volontaria dal suo più ,caro amico, Sebastiano Musso di 43 anni, operaio. Questi è stato arrestato nell’immediatezza del fatto dai poliziotti della squadra mobile su ordine del pm Davide Lucignani. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due, insieme con un terzo loro amico, si erano recati in Ortigia per trascorrere insieme la serata.
Tra un bar e un locale pubblico, i tre hanno iniziato a fare apprezzamenti su un gruppo di ragazze incontrato per caso. Tra Musso e Iraci sono scattate le scintille, molto probabilmente a causa dello stato psicofisico alterato dall’alcol. Al culmine del diverbio, Musso si è allontanato dai due per evitare il peggio. Ma, il caso ha voluto, che Iraci si fosse dimenticato il telefonino cellulare sulla vettura di Musso. E’ bastata una telefonata per fare tornare indietro il muratore e fare riaccendere la miccia del diverbio. Stavolta i due sono venuti alle mani e Musso, in un gesto d’impeto, ha mollato un ceffone (una “tumbulata” e non un pugno – come ha spiegato la dirigente della Mobile, la dottoressa Rosa Alba Stramandino,) colpendo in pieno volto la vittima, che è stramazzata al suolo. Subito, Musso si è allontanato non avendo realizzato che l’amico si trovava in condizioni disperate.
Il terzo amico, che ha assistito alla scena, ha avuto il compito di soccorrere Iraci. E’ lui a chiamare il 113 e a fare intervenire una pattuglia delle Volanti e anche il 118. Per Iraci, però, non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. Attirato dalle sirene e dal trambusto, Musso è tornato indietro dicendosi dispiaciuto di quanto avvenuto. E’ stato quindi arrestato e adesso deve rispondere di omicidio preterintenzionale.
C.A.