Inchiesta sulla morte di Scieri: il ministro Pinotti in commissione
La Ministra della Difesa Roberta Pinotti è intervenuta in Commissione d’inchiesta sulla morte del militare Emanuele Scieri. Ha lanciato un messaggio chiaro e forte e ha sottolineato come la morte di Scieri sia ancora una ferita aperta per lo stato e per i familiari, ribadendo la necessità di accertare la verità di questa terribile vicenda.
La Ministra ha garantito la totale collaborazione del Ministero della Difesa per le attività della Commissione. “La ricerca della verità va anche a tutelare le forze armate perché le generalizzazioni non servono alle indagini – spiega la presidente della commissione, Sofia Amoddio -. Lo scopo di questa commissione non è accusare l’esercito ma ripristinare la fiducia tra Stato e cittadini. Da parte mia, ho chiesto alla Ministra di agevolare nei tempi più brevi l’accesso agli atti sensibili ed ai registri della Caserma Gamerra: in particolare i verbali delle ispezioni del 15 agosto 1999 alle 5.30 del mattino e alle 21.30 della sera; capire chi era in servizio di casermaggio il 13 agosto dato che il corpo di Emanuele è stato trovato da quattro parà addetti al casermaggio il 16 agosto”. “Sono tante le domande che possono trovare una risposta dai documenti militari: chi, durante il contrappello del 13 agosto a cui Sceri non si presenta, utilizza il cellulare del Generale Celentano per chiamare lo stesso Generale nella sua casa di Livorno? Chi sono i due militari che oltre a Scieri non risultano essere rientrati in caserma? Chi pattugliava la sera del 13 agosto 1999 la zona della caserma vicino alla torretta in cui è stato scoperto il cadavere?”.
“Confido – conclude la Presidente Amoddio – che la volontà della Ministra Pinotti di lasciare aperte tutte le porte di questa vicenda possa essere di grande aiuto alle nostre indagini e che il lavoro di questa commissione possa scacciare omertà e menzogne e quel senso di sfiducia verso le istituzioni e verso lo stato”.