Fondi Ue all’Inda, le motivazioni del tribunale del riesame
La seconda sezione del tribunale del riesame di Catania ha reso note le motivazioni per le quali ha rigettato l’appello proposto dal procuratore della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, avverso l’ordinanza del gip del tribunale aretuseo con la quale, con ordinanza del 3 luglio 2015, aveva rigettato la richiesta di applicazione di misura cautelare personale a carico di dieci indagati, avanzata dalla magistratura il 10 ottobre 2014, osservando come difettassero i gravi indizi di colpevolezza rispetto ai capi d’imputazione relativi all’abuso d’ufficio a carico di dipendenti dell’Inda, istituto nazionale del dramma antico di Siracusa, e di dirigenti della Regione Sicilia.
La vicenda giudiziaria è quella relativa al finanziamento pubblico di circa un milione di euro che la Fondazione aveva ricevuto in virtù dell’organizzazione degli spettacoli “Inda in tournée” avvenuti del 2009 e per il quale sono finiti sotto la lente d’ingrandimento della magistratura siracusana Vanessa Mascitelli, Corradina Riccioli, Elio Carreca, Marco Salerno, Maria Dorotea Piazza, Carmen Cusmà, Maria Concetta Glorioso, Giacomo Currò, Sonia Navarra e Margherita Modica,
Nell’impugnare l’atto, la Procura ha sostenuto l’erronea applicazione della legge penale e di altre norme giuridiche nella valutazione della prova nel caso della manifestazione “Inda in tournee”; travisamento dei fatti anche nel caso della tardività dell’istanza, calcolo delle entrate, attestazione del revisore; contraddittoria la motivazione per la mancata valutazione delle prove riguardo al carattere o meno della manifestazione.
Per i giudici del riesame di Catania, tra le altre cose, cade la pretesa incompatibilità tra i finanziamenti pubblici con le entrate dell’Inda provenienti da sponsorizzazioni di soggetti privati, perché la finalità di tali finanziamenti è quella di “sostentare l’ente in relazione alle ulteriori e diverse finalità istituzionali”. Rigettato anche l’assunto della Procura per il quale gli incassi avrebbero superato l’importo del cofinanziamento concesso. I calcoli eseguiti dalla guardia di finanza, ad avviso del tribunale, riportano un errore d’impostazione perché vengono inseriti nel computo gli incassi relativi alla vendita dei biglietti per il ciclo di rappresentazioni classiche, svoltesi a Siracusa nei mesi di maggio e giugno 2009 “laddove siffatti spettacoli non risultano tra quelli riconducibili al cofinanziamento Po fesr 2009”.