Aggiornamento. Denunciato a piede libero l’autore della sparatoria in piazza del sacro cuore
La squadra mobile della Questura di Siracusa ha denunciato a piede libero, per detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e lesioni aggravate, l’autore della sparatoria avvenuta sabato scorso nella centralissima piazzetta della chiesa del Sacro Cuore. Si è presentato ieri pomeriggio negli uffici della mobile per spiegare la sua versione dei fatti. Accompagnato dal legale difensore, avvocato Antonio Lo Iaono, il quarantenne commerciante siracusano ha dato la propria versione dei fatti, offrendo così agli investigatori una chiave di lettura che servirà al Pm titolare del fascicolo dell’indagine, Margherita Brianese, a chiarire la dinamica e i vari risvolti legati alla sequela dei fatti accaduti quella mattina in piazza Giovanni XXIII alla presenza di bancarellisti, clienti e passanti. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, il clou dell’azione sarebbe avvenuto intorno alle 10.30 quando un commerciante, che opera nella zona, è stato attinto da diversi colpi di pistola, uno dei quali lo ha raggiunto a due soli centimetri dall’arteria femorale, provocandole un foro d’entarta e d’uscita, mentre un altra pallottola scrisciava i pantaloni. Il ferito, secondo la sua versione dei fatti, in maniera autonoma ha raggiunto una località, dove è stato medicato.
Ad accendere la miccia un diverbio avvenuto poco prima con la moglie dell’aggressore nella piazzetta. La donna, al quarto mese di gravidanza, ha parcheggiato la sua vettura davanti all’esercizio commerciale della vittima, intralciando l’eventuale possibilità di parcheggio dei clienti. Alle lamentele del commerciante, sarebbe avvenuto uno scambio di battute oltre le righe. Ma tutto sembrava essere rientrato. Trascorsi pochi minuti, il marito della donna si è recato sul posto, chiedendo conto e ragione al commerciante contestandogli, a suo dire, che sarebbe stato scortese nei confronti edlla consorte. Ne è scaturito uno scambio di accuse e offese al culmine del quale l’aggressore si è allontanato. Secondo quest’ultimo, la vittima, nel momento del primo incontro, aveva in mano un forchettone che serve per il suo lavoro; tanto è bastato per farlo ritornare impugnando a sua volta una pistola semiautomatica calibro 6,35, con la quale ha esploso diversi colpi indirizzati verso il basso, come a provocare solo l’effetto di una lezione per il torto a suo giudizio subito. L’uomo durante il suo interrogatorio ha anche riferito che tra i due c’è stato poi un incontro chiarificatore che ha sancito la pace. Le indagini sono ancora in corso per chiarire alcune discrepanze apparse poco chiare dell’intera vicenda.
Concetto Alota