Siracusa, danneggiamento al patrimonio archeologico, indagati il vice Sindaco Francesco Italia e il dirigente Rosaria Garufi
È stata posta sotto sequestro dai carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Siracusa l’Area Archeologica di Piazza della Vittoria di Siracusa, in esecuzione di un provvedimento del Gip del Tribunale di Siracusa di Siracusa, emesso nell’ambito di un procedimento penale che vede indagati il vice sindaco del Comune di Siracusa, Francesco Italia, nella qualità di Assessore ai Beni e alle Politiche Culturali, nonché il dirigente responsabile del settore Politiche Educative, Culturali e Turismo, Servizio e Beni Culturali del Comune di Siracusa, Rosaria Garufi.
Il Gip Andrea Migneco ha disposto il sequestro dell’Area Archeologica su richiesta del sostituto procuratore Marco Di Mauro che con il coordinamento del procuratore Francesco Paolo Giordano conduce l’indagine per il reato di danneggiamento al patrimonio archeologico storico e artistico nazionale.
L’indagine prende forma da un esposto in Procura dei residenti di Piazza della Vittoria in cui si segnalava la grave situazione di degrado dell’area archeologica che insiste nella medesima Piazza, davanti al Santuario della Madonna delle Lacrime, dove sono stati riportati alla luce i resti antichi di un recinto sacro e di un tempio risalente al VI-V secolo A.C. a suo tempo realizzato da Gelone come ringraziamento per la vittoria di Imera sui Cartaginesi.
Nel corso delle indagini, la magistratura inquirente e gli investigatori hanno evidenziato il principio secondo cui “la funzione di vigilanza e di tutela di un bene immobile di notevole importanza monumentale non afferisce al profilo di discrezionalità del proprietario, ma piuttosto a ben specifici obblighi giuridici di agire, che si traggono agevolmente dalla disciplina penale, da quella civile e infine da quella amministrativa che affida compiti e poteri alla pubblica amministrazione in virtù del fondamentale principio di rango costituzionale di tutela del patrimonio storico e artistico del paesaggio della nazione”.
La mancanza di manutenzione, ha, di fatto, reso l’Area in un campo incolto, quasi una pattumiera a cielo aperto e interamente ricoperto dalle sterpaglie in mezzo alle quali si fatica a distinguere il profilo di diruti muretti.Il provvedimento si è reso necessario per il rischio di pericolo provato di lesione dei beni, derivanti dalle erbacce che coprono il sito, laddove il rischio di una infestazione o di un incendio è altamente probabile. La custodia giudiziaria è stata affidata al Sindaco pro tempore del Comune di Siracusa, Giancarlo Garozzo, per la manutenzione e la bonifica dell’Area sottoposta a sequestro.
C.A.