Ultimatum del sindaco al Pd, Lo Giudice: “Vada pure per la sua strada”
Il segretario provinciale del pd, Alessio Lo Giudice, e quello cittadino, Marco Monterosso, replicano con una nota congiunta alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Garozzo. Questi ha dato un ultimatum al Pd per la scelta dei nominativi da inserire nella nuova giunta comunale.
Abbiamo letto le dichiarazioni del Sindaco Garozzo e l’ultimatum, che avrebbe rivolto nei confronti del Partito Democratico, in merito al percorso indicato dalla Direzione Provinciale del PD per la costituzione di un nuovo governo della città. Sul piano istituzionale, il Sindaco può, naturalmente, confermare o modificare la giunta municipale come e quando ritiene opportuno. Sul piano politico, non si capisce, invece, in base a quali titoli o autorità, il Sindaco rivolga un ultimatum al PD. Siamo, in realtà, dinanzi ad un atto incomprensibile. Pubblicamente, e nella sede degli organismi di Partito, il segretario provinciale, il segretario cittadino, la direzione provinciale e il segretario regionale hanno infatti richiesto al Sindaco una svolta profonda nella gestione amministrativa, diretta alla costruzione di un nuovo governo della Città in grado di ricucire il rapporto, oggi fortemente compromesso, tra l’Amministrazione e la Città stessa. Il Sindaco ha pubblicamente manifestato la volontà di rispondere positivamente a tale richiesta. E se, a questa volontà manifestata, fossero seguiti atti coerenti, sarebbe bastato un solo incontro per determinare un nuovo percorso.
Negli incontri che abbiamo tenuto, sulla scorta del mandato della Direzione provinciale, ci siamo invece trovati di fronte a resistenze da parte del Sindaco, e di coloro che lo supportano in questo senso, a realizzare un autentico cambiamento. Ci siamo trovati di fronte a veti, ad assessori intoccabili, a presunti tecnici indiscutibili e a pretesti di ogni sorta. Noi abbiamo chiesto una svolta e ci è stato risposto con la logica del semplice ritocco alla Giunta. Quando il Sindaco ha, finalmente, compreso che dietro la richiesta di un rinnovamento profondo non si celava l’aspirazione di un’area politica ad essere rappresentata in Giunta, ma al contrario la volontà di rilanciare radicalmente l’attività amministrativa, oggi pressoché paralizzata, per il bene esclusivo della Città, il nervosismo ha preso il sopravvento. E, come si sa, il nervosismo gioca brutti scherzi, come le ultime dichiarazioni dimostrano.
A questo punto tranquillizziamo il Sindaco. Non c’è bisogno di agitarsi e non c’è bisogno di aspettare la scadenza di inutili ultimatum. Vuole Garozzo procedere dunque a nominare immediatamente la giunta, sua ed esclusivamente sua e di coloro che non vogliono segnare una vera discontinuità? O, visto che ritiene che tutto vada bene, vuole confermare la giunta attuale senza alcuna modifica? Nessun problema, ce ne faremo una ragione. Sia chiaro però che, con queste gravi dichiarazioni e con gli eventuali comportamenti conseguenti, il Sindaco si assume per intero la responsabilità di aver interrotto unilateralmente il percorso indicato dalla Direzione Provinciale. Si assume la responsabilità politica di gestire in solitudine una fase politica a dir poco delicata, che ha attirato l’attenzione anche dell’opinione pubblica nazionale. Vada pure, se vuole, per la sua strada. Noi continueremo a lavorare per il bene dei nostri territori affrontando, per quanto ci compete, tutte le priorità che devono essere necessariamente affrontate visto il disagio economico e sociale che stiamo vivendo.