Siracusa, i Verdi e le proposte per la prevenzione ai sismi
Mentre in Italia centrale la terra continua a tremare a Siracusa ci si interroga su quanto si fa o si dovrebbe fare per adeguare gli edifici ed attuare una vera prevenzione ai sismi. Dopo avere espresso solidarietà, come Federazione Nazionale, i vertici provinciali rappresentati dal coordinatore Città di Siracusa e Consigliere Nazionale Giuseppe Patti e dal Portavoce Provinciale Paolo Pantano avanzano proposte per l’adeguamento e la prevenzione antisismica in Val di Noto che è, purtroppo, ad alto rischio. “Dopo il terremoto del 13 dicembre 1990, su proposta dell’allora Ministro della Protezione Civile, fu varata una legge, la famosa 433/91in cui furono stanziati 3.900 miliardi di lire per l’adeguamento antisismico di edifici pubblici (ospedali, scuole, carceri, chiese, luoghi pubblici d’incontro, insomma per mettere in sicurezza strutture chiuse dove si radunano molte persone per motivi diversi) ed edifici privati. Le procedure erano semplici e veloci, responsabilizzavano direttamente le autorità del territorio nel pieno rispetto delle autonomie locali per quanto riguardava gli edifici pubblici, i cittadini ed i tecnici da essi incaricati per gli edifici privati. Questa legge ha funzionato molto bene e numerosi istituti religiosi e civili oltre che famiglie e cittadini ne hanno tratto beneficio in Val di Noto.
I fondi economici necessari per la nuova legge si potrebbero avere elevando la percentuale della tassazione sulle rendite delle transazioni a brevissimo termine (Tobin Tax) e recuperando l’evasione fiscale nel gioco d’azzardo. Sarebbe opportuno, a nostro avviso, riproporre una nuova legge, sulla falsariga della precedente per le procedure, ma incentrata, questa volta, sull’adeguamento, la prevenzione antisismica ed il consolidamento dei manufatti e proponiamo altresì che le altre due leggi (fortemente volute, a suo tempo, dai Verdi, introdotte dal Governo Prodi e poi riprese dai tutti i Governi successivi a conferma della loro validità) che danno la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi, per le ristrutturazioni, il 50% delle spese sostenute e ben il 65% per l’adeguamento antisismico, siano rese obbligatorie per gli interventi in modo da evitare il lavoro in nero, l’evasione fiscale e contribuire a far decollare la cultura della manutenzione e della prevenzione”. L’appello-suggerimento è stato formulato ieri, 1 settembre 2016, in occasione della Giornata Mondiale per la cura del Creato.