Il Siracusa sconfitto in casa di misura dal Foggia
Siracusa: Santurro, Brumat, Diakite, Turati, Dentice, Baiocco, Giordano, Longoni, Catania, Valente, De Respinis. A disposizione Serenari, Degrassi, Pirrello, De Vita, Toscano, Palermo, Talamo, Scardina, Cassini All. Sottil.
Foggia: Guarna, Angelo, Rubin, Agnelli, Coletti, Empereur, Riverola, Vacca, Mazzeo, Sarno, Chiricò. A disposizione: Sanchez, Martinelli, Sainz, Loiacono, Quinto, Agazzi, Sicurella, Padovan, Gerbo, Sanson, Letizia. All. Stroppa.
Seconda sconfitta consecutiva per il Siracusa che viene regolato dal quotatissimo Foggia, seguito in terra siciliana da 400 sostenitori. La squadra di Sottil ha fatto una buona impressione per ampi tratti della patrtyita anche se è il Foggia ad essere stato più concreto. Subito in avanti gli ospiti con un tiro in diagonale di Chirico bloccato agevolmente da Santurro. Il Siracusa gioca a viso a aperto e mette spesso in difficoltà gli ospiti, soprattutto nei primi dieci minuti di giovo. Il Foggia passa in vantaggio al 16′ con una rete dello stesso Cosimo Chirico che infila il portiere Santurro con una gran botta sotto la traversa al termine di una bella azione manovrata. Il primo tentativo per gli azzurri del Siracusa arriva alla mezzora con un tiro dal limite dell’area di Longoni che, di controbalzo, non inquadra di un soffio la porta difesa dal portiere foggiano Guarna. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i satanelli.
Il Foggia prova a raddoppiare. Al 51′ Chirico cerca la doppietta ma il suo rasoterra dai sedici metri è preda di Santurro. Al 61′ Stroppa richiama due giocatori in panchina, fuori l’autore del vantaggio Chiricò e Riverola. In campo Letizia e Gerbo. Primo cambio per il Siracusa al 64′, Filippo Scardina prende il posto di Alessandro De Respinis. Al 69′ la partita si ferma per qualche secondo: i giocatori ne approfittano per dissetarsi verso le rispettive panchine. Al 71′ seconda sostituzione per Sottil: fuori Longoni, in campo De Vita, ultimo arrivo in casa azzurra. All’88’ passa ancora il Foggia con una rete di Padovan che di prima intenzione fulmina Santurro dalla distanza. L’attaccante era entrato in campo da una manciata di minuti ed è già il suo secondo gol con la maglia del Foggia.
Il Siracusa accorcia le distanze al terzo minuto di recupero con il difensore Turati sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma non basta per riacciuffare seppur in extremis il risultato. Niente da fare per gli azzurri che adesso dovranno recarsi a Taranto per la seconda trasferta del campionato.
Questa l’analisi del tecnico a fine gara. “Abbiamo subito gol nuovamente su un errore individuale. Noi ci dobbiamo salvare, siamo una neopromossa, non accetto più queste situazioni. La rabbia è per questo, perché io lavoro tanto su queste situazioni. Meritavamo almeno di riprenderla e portare a casa almeno un punto, sarebbe stato giusto. L’errore di Cassini? Solo davanti alla porta, con le sue qualità fa ancora più rabbia. Sui gol subiti capisco la stanchezza ma non possiamo permetterci questi errori. Abbiamo giocato a viso aperto, poi il cinismo il Foggia lo ha avuto e noi no. La seconda parte del primo tempo mi è piaciuta, così come il secondo tempo. Ma perché regalare 20 minuti? Questo non lo accetto, la mancanza di personalità iniziale non esiste. Noi dobbiamo fare punti, quindi quando non porto a casa punti io divento matto. Ora però occorre tirarsi su le maniche, testa alta e ricominciare. Bisogna trovare la nostra identità, io voglio lavorare a 200 all’ora e tenere la concentrazione alta, altrimenti si viene puniti. Calma e sangue freddo adesso. Ora trasformeremo questa rabbia in voglia di migliorarci”.