Scomparso il pediatra e sindonologo Sebastiano Rodante
Sebastiano Rodante, il pediatra, il dottore dei bambini, se ne è andato all’età di 91 anni. Un pezzo di storia di questa città. Professionalità, disponibilità, fede, lo hanno contraddistinto fino alla fine.
Dal 1941 ha concentrato il suo impegno anche sulle problematiche scientifiche della Sindone, immettendosi in quell’esperienza di vita, che lui ha definito “Meravigliosa avventura sindonica”.
È considerato uno dei massimi esponenti della ricerca sindonologica per le scoperte medico-legali e sperimentali relative allo studio sulla Coronazione di spine ed alle indagini sulla Genesi delle impronte sindoniche.
Ospite in molti congressi nazionali ed internazionali, ha aperto nuovi ed interessanti capitoli nella vasta e affascinante summa sindonologica.
Una delle più affascinanti scoperte ha riguardato il lampo di luce. Uno studio scientifico, storico e archeologico, che ha dimostrato la fotosensibilità degli unguenti utilizzati per ungere i corpi dei morti all’epoca di Cristo.
Sebastiano Rodante nel 1986 è stato coautore del megavolume La Sindone – La Storia e la Scienza (Edizioni Centrostampa – Torino).
Ha pubblicato nel 1987 Le realtà della Sindone nelle riflessioni di un medico per le Edizioni Massimo di Milano; ha curato gli Atti del IV Congresso Nazionale di Sindonologia La Sindone Indagini scientifiche (Edizioni Paoline, 1988) ed ha pubblicato nel 1994, ancora per le Edizioni Massimo di Milano, il volume La scienza convalida la Sindone. Errata la datazione medievale, aggiornato nella seconda edizione (1997).
Ha collaborato – come autore – alla realizzazione del volume Il grande libro della Sindone (Edizioni Paoline, 2000).
Al Simposio mondiale scientifico: “La Sindone, passato, presente e futuro” ( Torino 2/5 marzo 2000), riservato solamente a 39 scienziati specializzati, ha portato un valido contributo nel settore sperimentale sulla formazione delle impronte sindoniche. Inoltre, in seno alla tavola rotonda relativa all’esame del Carbonio 14, con dati medici e archeologici ha dimostrato l’inattendibilità della radiodatazione.
Ha partecipato, inoltre, all’Ostensione “privata”, riservata dal Cardinale di Torino ai relatori del Simposio, potendo osservare da vicino e per alcune ore le impronte della Sindone non protetta da vetri: una suggestione esaltante ed indimenticabile.
Il 1° marzo 2001, durante un’udienza concessagli dal Santo Padre Giovanni Paolo II, ha donato al Sommo Pontefice una tela similsindonica con l’impressione del Volto della Sindone, ottenuta con la luce solare per la naturale fotosensibilità delle tele imbevute di aloe e mirra.
L’altra passione è stata per la poesia, passione che curava come fatto privato e che lo ha portato a scrivere 4400 versi endecasillabi in quartine a rime alterne la sua esperienza sindonica in un’opera scritta in dialetto siciliano, con a fronte le stesse quartine in poesia in lingua italiana in un’opera dal titolo: ‘A passioni ‘i Cristu stampata ‘nt’ ‘o linzolu, Casa editrice “Estina” Siracusa.
I funerali saranno celebrati domani, sabato 10 settembre, alle ore 10.30, nella chiesa di santa Rita in corso Gelone a Siracusa.
La camera ardente è stata allestita, per tutta a giornata di oggi, in via Agrigento 10, vicino a piazza Santa Lucia.