Augusta, precari del Comune: salto nel buio
Precari di Augusta, mancano i fondi e si riducono gli orari di lavoro. Ma la Uil non ci sta e il segretario generale territoriale Stefano Munafò tuona contro il sindaco Cettina Di Pietro. “Perché questi lavoratori non possono rimanere in balia di loro stessi – dice Munafò – E allora mi chiedo: cosa succederà ai precari nel 2017? A metà settembre camminiamo ancora a vista ma non c’è un progetto su questi lavoratori. Ed entro la fine dell’anno il problema si dovrà risolvere con un’azione nei confronti della Regione per trovare i fondi residui del 2015 che sono stati erogati all’amministrazione comunale. Il sindaco sa che questi fondi devono essere impiegati per gli 85 precari e non certo per altri capitoli”.
Munafò richiama poi l’attenzione anche sul ruolo che in questo specifico caso dovrebbe avere la Regione: “Perché la Regione deve fare la sua parte ma è chiaro che l’input deve arrivare dal Comune di Augusta, tenendo conto dell’orario per i quali sono stati assunti questi lavoratori. Nel 2016 si deve andare avanti con le 24 ore perché c’è la sostenibilità della Regione”.
E infine il ruolo che potrebbe avere il sindacato: “noi siamo disponibili ad un confronto in sede sindacale o istituzionale. Non vogliamo continuare ad andare dal prefetto perché la questione riguarda il Comune, con tutti i passaggi tecnici che ne conseguono. Augusta non può continuare ad andare avanti con tutte queste problematiche e difficoltà, compreso l’annoso problema dello scarico a mare. Cerchiamo di operare per il bene della comunità, Augusta ha bisogno di lavoro e di essere seguita per il bene di tutti, non ci devono essere contrapposizioni politiche da questo punto di vista e noi non vogliamo invadere ruoli: il sindaco deve fare il sindaco, i sindacati la loro parte così come la Regione deve assolutamente fare il suo. Siamo sempre stati per il rispetto dei ruoli”.