Politica, nell’attuale marasma il Centro rischia di sparire dalla scena per favorire gli opposti estremismi
Nella politica italiana il Centro è destinato a sparire. La rivoluzione politica, economica e sociale in atto è arrivata al punto che ormai viene da dubitare della vecchia disposizione moderata che ha fatto la fortuna di tanti. Posizione diventata pleonastica che s’identifica con la destra o con la sinistra a seconda dei casi, ma guardava al centro dello schieramento furbescamente, fino a farlo diventare quasi inutilizzabile. Centro che oggi è stato momentaneamente divorato dal Partito teorico della nazione di Renzi e dalla crescita imponente dei Cinque stelle che hanno, di fatto, portato a uno schema tripartitico: centrosinistra, centrodestra e i “Grillini”.
Si registra un clima macchiato di veleni sparsi a piene mani all’interno delle Istituzioni da parte di questa maggioranza che governa contro personaggi politici e dirigenti istituzionali scomodi, che non chinano il capo di fronte al grande governatore Renzi. Ma, in controtendenza, ci sono anche segnali di una chiara resistenza, di una volontà forte di respingere gli attacchi alla Costituzione che Renzi & Company vogliono, di fatto, mettere in atto, e si vuole cancellare in parti importanti. Prevale a tratti un Paese che di civile non ha niente. Si aggiunge il fenomeno immigrazione e si scorge così il razzismo sfrenato che invita alla violenza, mentre una parte si batte per le libertà e i diritti, la dignità delle persone, di qualunque razza e di qualunque colore. Siamo nel bel mezzo di un fiume che scorre violento a zig zag da una parte all’altra delle sponde.
Si obietta che le norme di legge in vigore sono troppo permissive; le forze di polizia rischiano la vita e i delinquenti che hanno commesso i reati per essere arrestati mettono a rischio l’incolumità di carabinieri, poliziotti, finanzieri, vigili urbani, così come di tanti cittadini costretti all’auto difesa; ma gli stessi malviventi vengono liberati dopo appena poche ore. Grave. La sicurezza è fuori controllo. Si espande da parte dei cittadini la voglia di armarsi anche con pistole e fucili comprati abusivamente, specie nelle abitazioni rurali. Siamo vicini all’emergenza dell’ordine pubblico. Uno Stato che non garantisce la sicurezza dei propri cittadini si mette fuori gioco da solo e si auto annienta.
Di fronte a questo scenario quello che rimane del centro è destinato a ridimensionarsi parecchio nel volgere di un tempo relativamente breve. Il motivo è storico-politico. Siamo ormai alle prese quotidianamente con le contraddizioni a volte bizzarre e altre stravaganti fatti di cronaca, dove lo zoccolo duro ideologico è sparito del tutto.
Si vuole camuffare il fallimento del Centro con un nuovo partito dei moderati che mirerà agli italiani che non desiderano votare Pd ma non si rappresentano nella leadership delle posizioni del centro che oggi insiste nell’Italia delle confusioni ideologiche. Incomprensibile per la parte del Centro italiano al governo in vista delle grandi battaglie politiche che si voglia iniziare un processo di allontanamento dal Pd di Renzi. È un suicidio bello e buono.
È scontato l’errore di aver voluto ingaggiare questa partita su cui Renzi decise scioccamente di giocarsi tutto e di cui si è giustamente pentito. Ma è anche chiaro che se vince il Sì avrà in mano il Paese e trascinerà il risultato delle prossime Politiche, se prevarrà il No sarà invece costretto alla sconfitta, anche se condizionata dallo scenario europeo e dall’attuale equilibrio del parlamento italiano; si aprirà comunque uno sfondo nuovo e per certi aspetti rivoluzionario, dove il centro sarà fortemente ridimensionato e saranno rispolverati gli opposti estremismi di destra e di sinistra. Il popolo italiano è stanco, ma non è confuso.
Concetto Alota