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Processo “Oro Blu”, bloccato alle difformità dei preliminari.

Il dibattito sul processo scaturito dall’inchiesta della procura di Siracusa, per la gestione della Sai8, che si è diramata a suo tempo nell’operazione denominata “Oro blu” nel febbraio 2012, è rimasto bloccato alle difformità dei preliminari.

Davanti al tribunale penale in composizione collegiale (presidente Fabio Mangano, a latere Condorelli e Cannata) si è tenuta l’udienza, dove i legali della difesa, avvocati Bruno e Nino Leone per l’ex deputato Luigi Foti, e Stefano Rametta per l’ing. Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Sogeas spa, hanno obiettato sulla nullità del decreto di citazione.
La richiesta dei legali si è imperniata sulla contestazione alternativa avanzata dal pubblico ministero Vincenzo Nitti che ha ipotizzato nei confronti dei due imputati i reati di tentata estorsione o di tentata truffa. L’avvocato Bruno Leone ha fatto notare che questa doppia ipotesi di reato per gli stessi fatti contestati, produce dei seri problemi per la condotta difensiva. I legali della difesa, hanno eccepito anche sulla costituzione di parte civile di Angelo Isoppo, che nel 2013 era amministratore della Sai 8. Ne ha chiesta l’esclusione, fondandola sul fatto che oggi la società, che gestiva il servizio idrico integrato in provincia, è stata dichiarata fallita e, di fatto, non è in attività, quindi, nella buona sostanza, la parte civile non ha più potere di rappresentanza.

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