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Pachino, tentata estorsione a cmmerciante: avviso di garanzia per 5 persone

Al termine di un’attività investigativa svolta dal Commissariato di Pachino, diretto dal vice questore aggiunto, Paolo Arena, e coordinata dal sostituto procuratore Andrea Palmieri notificava 5 avvisi conclusione indagini nei confronti dei pachinesi Nicola Bisonte di 28 anni; Teodoro Bisonte di 70 anni, Sebastian Moise Alin di 21, originario della Romania, Giuseppe Lorefice di 54, e Coprrado Novello di 47 anni.

Il reato contestato è tentata estorsione in concorso e, solo per il Nicola Bisonte, anche di detenzione illecita di bomba carta. Questi i fatti. La sera del 21 marzo dello scorso anno, veniva danneggiata gravemente la struttura in legno dell’esercizio commerciale La Pagoda in piazza Starrabba a Marzamemi. In particolare, alcune tegole erano state divelte, altre frantumate ed un foro vistoso era stato praticato nel tetto. L’episodio veniva seguito, a distanza di pochi giorni, da altro avvenimento di danneggiamento della porta d’ingresso nella parte retrostante dell’esercizio. Le indagini, scattate immediatamente, verificavano come in realtà si trattasse degli ultimi di una lunga serie di danneggiamenti arrecati alla struttura nell’arco di un anno. I riscontri probatori effettuati, permettevano agli agenti di ricostruire con certezza gli eventi del 21 marzo. Quella sera, intorno alle 22.30 un gruppo di persone, dopo attenta perlustrazione, si avvicinava alla struttura in questione e dopo una conversazione pianificatrice in loco, uno dei soggetti si staccava dal gruppo e , accendendo del materiale esplodente, lo lanciava sul tetto dell’esercizio.

La deflagrazione, provocava il grave danneggiamento al locale, facendo appunto saltare in aria i cocci delle tegole, perforando perfino il tetto. Le indagini espletate nei mesi a seguire, anche con attività tecniche, consentivano di acquisire elementi indiziari di particolare gravità a carico degli indagati mettendo in luce il movente dell’azione criminosa. In particolare, gli indagati in concorso tra loro, al fine di procurare con altrui danno un ingiusto vantaggio a favore di Teodoro Bisonte  e il di lui figlio Nicola, gestori dell’attività di ristorazione Baywatch, mediante minaccia ponevano in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere il titolare di un altro ristorante di Marzamemi, a rinunciare al cambio di destinazione dei locali da sgombero a cucina e all’ampliamento dell’area in concessione; atti consistiti nel proferire frasi intimidatorie all’indirizzo della vittima del tipo “ci fermeremo solo quando lei andrà via , smonterà tutto e prenderemo noi l’area demaniale”, e nel far esplodere, una bomba carta sul tetto del locale sì da determinarne il danneggiamento del tetto, il Moise quale autore, i due Bisonte quali istigatori, Lorefice e Novello rafforzatori.

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