L’Inda avrà un nuovo statuto: ma tutto in gran segreto
Il Sottosegretario dei beni culturali Dorina Bianchi rispondendo all’interrogazione del deputato Pippo Zappulla, ha sostanzialmente confermato le preoccupazioni sul futuro dell’Inda e sul ruolo della città di Siracusa.
Il commissariamento nelle volontà del Ministero non dovrebbe essere prorogato concludendosi, in tal modo, alla scadenza naturale del 4 febbraio.
Le proposte di modifica dello Statuto sono state formulate e inviate ai rappresentanti istituzionali pubbliche membri della Fondazione il 17 novembre. Afferma il Ministero che entro lo stesso 4 febbraio la proposta di nuovo statuto dovrebbe essere approvata. “Ho rappresentato – dice Zappulla – con la necessaria forza e decisione, al Ministero il mio sconcerto e la mia profonda contrarietà per la mancata informazione e coinvolgimento della città di Siracusa”.
Zappulla si pone un quesito, ovvero se l’Inda sarà inserito in una riforma generale dei teatri in Italia rischiando di far perdere a Siracusa e alla Sicilia la pluriennale centralità strategica, il Ministero ha ritenuto di non rispondere lasciando intendere che è aperta una discussione di merito e confermando in tal modo la fondatezza delle mie preoccupazioni. Il rischio evidente è quello di mortificare il ruolo della città di Siracusa e della Sicilia. A rendere , a mio avviso, più grave e inqiuetante la situazione e’ avere appreso che il Sindaco di Siracusa è in possesso delle proposte di nuovo Statuto dal 17 novembre u.s. e non mi pare che lo stesso abbia dato informazione alla città’ ne coinvolto il consiglio comunale. Grave davvero questo comportamento del Sindaco che, sull’altare di misteriose e incomprensibili finalità’, sta rischiando di mortificare una intera città. L’Inda, le rappresentazioni classiche, la scuola e tutte le attività’ sono un patrimonio culturale,,artistico ed economico di tutta la città e non può essere gestito come un fatto meramente privato e di qualche pseudoaddetto ai lavori. Mi aspetto, quindi, anche se con colpevole ritardo, che si proceda a convocare un Consiglio Comunale Straordinario e aperto alla città per informare e discutere del nuovo Statuto. Ho chiesto, quindi, al ministero in caso contrario di adoperarsi affinche con celerita’ venisse fornita diversamente la giusta e doverosa informazione alla comunità siracusana per consentire una attenta e necessaria valutazione delle modifiche e del progetto.
“Credo improcrastinabile – conclude Zappulla – che si apra in città un confronto e un dibattito tra le forze politiche, il mondo culturale e forze sociali perché Siracusa rimanga protagonista e non spettatrice delle rappresentazioni e del futuro , di uno strumento davvero fondamentale e irrinunciabile per la cultura, l’arte, il turismo, l’economia e il lavoro”.