Libero consorzio senza tesoreria: nuova tegola per i dipendenti
Piove sul bagnato. Il Libero consorzio comunale è in cerca di una tesoreria. Due bandi sono andati deserti e il commissario straordinario Giovanni Arnone ha avviato la trattativa con istituti bancari per colmare la lacuna lasciata con il mancato rinnovo della convezione con il Credito Siciliano.
La situazione si aggiunge a quella già deficitaria della mancanza di stipendi per i 500 dipendenti del Linbero consorzio e per i 100 della partecipata Siracusa Risorse. La mancanza di una banca tesoreria, infatti, non consente all’ente di ottenere quelle anticipazioni necessarie per mantenere le spese ordinarie e di personale.
“Sul caso dei dipendenti dell’ex Provincia è piombato un silenzio preoccupante – denuncia il segretario della Funzione pubblica della Cgil, Franco Nardi – la politica sembra essersi lavate le mani e non ci sono soluzioni in vista. Il fatto che manchi anche la tesoreria, aggrava la situazione perché, in assenza di stanziamenti e persistendo il prelievo forzoso dello Stato, i dipendenti saranno costretti a rimanere per altri 4 o 5 mesi senza stipendio”.
Sulla vicenda interviene il deputato regionale Enzo Vinciullo, il quale lancia una provocazione: “Visto che il ministero dell’Interno si dimostra insensibile con l’ente pubblico siracusano, mantenendo il prelievo forzoso di 24 milioni di euro, il commissario Arnone si dimostri altrettanto insensibile, mettendo in vendita la residenza del prefetto in largo dei Cappuccini. E’ un immobile di valore che certamente sarebbe alienato anziché tutte quelle case cantoniere e quelle ex caserme e stazioni che non sono appetibili”.