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Lavoratori della formazione sul piede di guerra

Il Cobas Lavoro privato ha chiesto un incontro con l’assessore regionale alla Pubblica istruzione e a quello del lavoro per affrontare la questione della formazione in Sicilia. Hanno dichiaratolo stato di agitazione del personale e si dice preoccupato per il fatto che ancora oggi “sembra scontato il mancato raggiungimento dell’accordo sindacale con gli enti di formazione professionale, che prevedeva, attraverso l’ampliamento della garanzia occupazionale, le integrazioni necessarie a rendere obbligatoria l’assunzione del personale attraverso l’albo”.

Per il coordinamento regionale dei Cobas, non c’è la certezza sui tempi di effettiva contrattualizzazione dei lavoratori avviso 8 e della sua partenza. Tardiva è, a loro dire, l’emanazione dell’Avviso 6 e la mancata partenza di tutte le attività di politiche attive previste sul territorio regionale. La mancanza di certezze sui tempi e sui modi di occupazione. Non si hanno certezze nemmeno sul numero dei lavoratori coinvolti ma anche sulle modalità di snellimento del personale, attraverso la dichiarazione di crisi del settore.

“Alla mancanza di prospettive certe di rientro al lavoro .- affermano Laura Bonifacio e Maurizio Galici – rispondiamo con un necessario slancio di lotta a tutela degli 8mila operatori della formazione”.

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