Priolo, omicidio Liottasio: i due imputati in grado di intendere e di volere
Sono in grado di intendere e di volere i due priolesi, accusati di avere ucciso Sebastiano Liottasio, il 93enne pensionato, nel fallito tentativo di furto consumato il 20 settembre 2015, nell’abitazione della vittima. Lo psichiatra Antonio Petralia, a cui il gup del tribunale, Andrea Migneco, aveva conferito l’incarico, ha depositato l’esito della consulenza medico legale dalla quale emerge che il 38enne Francesco Garofalo, assistito dall’avv. Domenico Mignosa, e il 44enne Angelo Sferrazzo, difeso dall’avv. Antonio Zizzi, sono in condizioni anche di partecipare al processo.
I due imputati dovranno, quindi, comparire nella prossima udienza, fissata per l’11 aprile nel corso della quale toccherà alle parti avanzare ulteriori richieste. A coordinare le indagini è il pm Margherita Brianese. I due hanno reso più volte una versione dei fatti divergenti con uno scambio di responsabilità rispetto all’aggressione della vittima. Garofalo ha riferito che entrambi siano entrati all’interno dell’abitazione di via Gargallo per consumare il furto che sarebbe stato Sferrazzo a finire la vittima con un colpo di ferro da stiro. Sferrazzo, invece, ha riferito di non essersi mai introdotto in casa perché aveva il compito di fare da palo.