Il libro di Francesco Paolo Giordano: Filippo Cordova, l’esule, l’avvocato, l’intellettuale, il diplomatico del Grande Oriente
Nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini a Catania è stato presentato il libro di Francesco Paolo Giordano, procuratore capo della Repubblica di Siracusa su Filippo Cordova. L’esule, l’avvocato, l’intellettuale, il diplomatico del Grande Oriente.
Nel volume, Aracne 2016, sono trattati gli approfonditi e alcuni profili della biografia e dell’Opera di Filippo Cordova, patriota del 1848, esule a Torino, in stretto rapporto con Cavour, monarchico autonomista e annessionista, ministro dell’Italia unita.
Per la critica, si tratta di un interessante e particolare volume, frutto di un’analisi profonda e avvolgente, dell’attività dell’intellettuale e dell’avvocato nelle controversie sulla liquidazione degli usi civici in Sicilia, protagonista nella vicenda dell’abolizione del contenzioso amministrativo, capo della massoneria ai suoi albori, in competizione con Garibaldi, per la tessitura di rapporti diplomatici internazionali, amico d’importanti esponenti del pensiero scientifico dell’Ottocento.
Filippo Cordova, nato ad Aidone in provincia di Enna, uno dei comprensori culturali più interessanti della Sicilia centrale; di famiglia nobile, discendente dal “Gran capitano” Gonzalo Fernández de Córdoba, manifestò sin dall’infanzia una certa precocità, tanto che a dieci anni compose tre tragedie (Catone, Giovanni e I Dittinali) e un sonetto in onore di San Lorenzo martire, patrono della cittadina natale. Laureato in Giurisprudenza e in Geologia a Catania, ha ricoperto il ruolo di Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e di deputato del Regno d’Italia per tre legislature e ha anche guidato i ministeri dell’Agricoltura e di Grazia e Giustizia.
Dopo i saluti della direttrice del dipartimento di Scienze umanistiche Maria Caterina Paino, ha aperto i lavori la professoressa Lina Scalisi, ordinario di Storia moderna e autrice della prefazione del volume. Oltre all’autore, sono intervenuti lo scrittore e saggista Salvatore Scalia e il professor Giuseppe Astuto, ordinario di Storia delle Istituzioni pubbliche al dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania.
Concetto Alota