Nuove regole per la sosta a pagamento
Discusso ieri sera dal consiglio comunale il regolamento sulla sosta a pagamento. La proposta, secondo argomento di un ordine del giorno fatto di 13 punti, è stato il solo trattato nel corso della seduta, che è stata sciolta alle 20,30 per mancanza del numero legale.
L’assise ha approvato 6 dei 13 articoli; di questi solo il primo era già stato modificato nel corso di una precedente seduta quando fu approvato un emendamento di Alessandro Acquaviva che fece decadere la possibilità di affidare a terzi la gestione degli stalli per la sosta a pagamento. Il regolamento non fa che riproporre in un unico corpo normativo le modalità finora praticate attraverso le ordinanze; gli aspetti principali degli articoli approvati riguardano gli orari (dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20), le tariffe (che vengono stabilite dalla giunta municipale) e le forme di pagamento: parcometri, “gratta e sosta”, on line e abbonamenti. Approvato anche l’articolo relativo al norme di sicurezza mentre lo scioglimento è avvenuto durante la discussione sull’articolo riguardante le esenzioni, che Gaetano Firenze aveva proposto di cancellare perché non sarebbe materia di competenza del Consiglio ma dell’Amministrazione.
Nel corso della discussione sui vari aspetti del provvedimento, sono intervenuti Fortunato Minino, Salvo Sorbello (che ha auspicato la possibilità di pagare anche per frazioni di ora e ha toccato il tema dei “posti rosa” riservati alle donne in gravidanza), Carmen Castelluccio (anche lei sui “posti rosa”) Elio Di Lorenzo (che ha chiesto di mantenere le esenzioni per i medici in servizio). Ai lavori ha partecipato l’assessore alla Mobilità e trasporti, Salvatore Piccione, che ha fornito chiarimenti e interpretazioni sui vari aspetti sollevati; in particolare, sui “posti rosa” ha chiarito che non rientrano nel provvedimento perché si tratta di stalli riservati all’infuori delle cosiddette “strisce blu”. La discussione sul regolamento riprenderà stasera alle 18,30.
In sede di interventi preliminari, il primo a prendere la parola è stato Franco Zappalà che, dopo avere stigmatizzato l’assenza del sindaco Garozzo, ha toccato la questione della trasparenza nell’Amministrazione. In particolare ha sollevato il caso di una start-up (della quale non ha fatto il nome) che avrebbe goduto del contributo comunale nonostante “sia fallita” dopo tre mesi. Secondo Zappalà, che ha chiesto l’invio alla Corte dei conti e alla Procura delle Repubblica di tutti gli atti e non solo quelli relativi al singolo caso, l’Amministrazione non avrebbe fatto le verifiche previste per il versamento del contributo e sulla regolare svolgimento del progetto.
Sul punto è intervenuto anche Elio Di Lorenzo per il quale è necessario che il consiglio comunale venga messo a conoscenza di tutti i progetti ammessi al contributo per verificare quanti sono ancora in vita e quali attività svolgano.
Il presidente Santino Armaro ha risposto che gli uffici si faranno carico della questione.
Cetty Vinci, poi, ha preso la parola per annunciare un’interrogazione sulla concessione delle sedi delle circoscrizioni per le primarie del Pd di domenica scorsa, rilevando che gli stessi locali in passato non sono stati concessi per altre iniziative come la raccolta di firme per referendum. L’interrogazione è stata firmata anche da Di Lorenzo, Simona Princiotta, Sorbello e Zappalà.
Sulla gestione del Consiglio, infine, sono intervenuti Salvatore Castagnino e Princiotta. Il primo, che ha anche criticato il sindaco per l’assenza, ha chiesto di riprendere con regolarità la candelarizzazione delle sedute dedicate all’attività ispettiva perché le interrogazioni dei consiglieri rimangono troppo a lungo senza risposta; la seconda ha criticato la presidenza per il mancato inserimento all’ordine del giorno di molte proposte presentate dall’opposizione rilevando in questo senso un diverso trattamento alle proposte della maggioranza.